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I ricercatori del Mipp salvano i coleotteri sui tronchi di faggio nel Parco Nazionale dell’Abruzzo

Non sono coleotteri qualsiasi bensì una specie protetta dall’Europa per il suo strategico ruolo ecologico all’interno dell’ecosistema boschivo

Pubblicato:03-09-2015 15:01
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

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ROMA – Buone notizie per la biodiversità nel Parco Nazionale dell’Abruzzo. Il Parco ha, infatti, salvato alcuni esemplari della rara Rosalia alpina, un coleottero dalla caratteristica livrea blu con macchie nere, acquistando i tronchi di faggio, in vendita, su cui avevano deposto le uova. È quanto è successo a Opi, piccolo comune all’interno del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise nell’area della Val Fondillo.

coleottero_rosalia_alpina

“Per legge tutti i comuni all’interno del Parco hanno la possibilità di tagliare alberi da destinare a legna da ardere come diritto di uso civico per le popolazioni residenti; questa volta però i tronchi tagliati sono stati immediatamente colonizzati da diversi esemplari di Rosalia alpina- spiegano dal Parco- non un coleottero qualsiasi bensì una specie protetta dall’Europa per il suo strategico ruolo ecologico all’interno dell’ecosistema boschivo”.


La scoperta è dei ricercatori del Life ‘Mipp‘, il progetto europeo coordinato dal Corpo forestale dello Stato il cui obiettivo è proprio censire le popolazioni italiane di alcuni coleotteri (tra cui la Rosalia alpina) al fine di mettere in atto strategie di conservazione qualora fossero in pericolo (www.lifemipp.eu). Intenti nel monitoraggio, i ricercatori si sono accorti che nei tronchi tagliati c’erano alcune Rosalie in fase di deposizione e hanno avvertito subito il Parco. Da qui la decisione dell’Ente di acquistare i tronchi per posizionarli in un luogo sicuro (all’interno delle aree di Riserva Integrale del Parco) affinché gli insetti possano terminare con successo la deposizione delle uova, una fase molto delicata del loro ciclo vitale.

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