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Immigrati, Alfano: Francia e Germania finalmente dalla nostra parte

[caption id="attachment_8911" align="alignleft" width="300"] A. Alfano[/caption] Alle cifre da bollettino

Pubblicato:03-09-2015 06:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

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A. Alfano

A. Alfano

Alle cifre da bollettino di guerra della crisi in corso in Europa con l’arrivo di ondate di profughi “si risponde con una dichiarazione di guerra ai trafficanti di esseri umani”. Questa la posizione espressa oggi da Angelino Alfano, ministro degli Interni, ai microfoni di RaiNews24, sul tema delle migliaia di immigrati che stanno raggiungendo l’Europa, e l’Italia in particolare, dal continente Africano e dalla Siria.

“Noi abbiamo da tempo chiesto agli organi multilaterali internazionali di far sì che in un quadro di legalità internazionale si possa scatenare un’offensiva contro queste ‘agenzie di viaggi’- dice Alfano- questi organizzano viaggi e sono dei tour operator, ma assassini e criminali”.
Perciò “dobbiamo combattere contro loro- conclude il ministro- l’Italia da sola non è giusto, non è corretto che lo faccia: lo deve fare insieme al resto della comunità internazionale, anche perché l’Italia oggi sta pagando il conto della Libia”.

 “Possiamo dire, finalmente, che Germania e Francia si sono associate a noi nella richiesta di un’equa distribuzione di tutti i profughi a livello europeo- ha poi aggiunto Alfano- A noi si può chiedere di fare una battaglia in Europa per un’equa distribuzione, e la stiamo facendo ottenendo i primi risultati. A noi si può chiedere di fare una battaglia per velocizzare le procedure d’asilo per chi ne ha diritto, lo abbiamo fatto e abbiamo i primi risultati- sottolinea Alfano- ma non ci si può chiedere ancor oggi, di fronte alla scena di quel bambino morto in spiaggia, di fronte alla scena di donne e bambini che muoiono, di ritirare la mano se qualcuno sta per annegare in mare”.


“L’Italia- ha concluso il ministro- oggi sta pagando il conto della Libia” e “siccome Gheddafi lo ha cacciato la comunità internazionale dev’essere essa a trovare la soluzione di stabilizzazione”, perché “ancora oggi per noi immigrazione uguale Libia e Libia uguale immigrazione. Oltre il 90% delle partenze che arrivano in Italia avvengono dai porti libici- chiarisce Alfano- quindi per noi quello è il problema essenziale”.

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