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L’estate di Federico, ragazzo autistico, tra lago, montagna ed Europa

Il racconto del padre Oreste: "Allontanarsi dalla città è molto importante per alcune persone autistiche che sono ipersensoriali e accumulano molto stress dagli stimoli della vita cittadina"

Pubblicato:03-08-2022 16:21
Ultimo aggiornamento:03-08-2022 16:21

estate
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ROMA – Federico ha 29 anni e ama viaggiare. Non vede l’ora che arrivi l’estate per andare in campeggio al lago, fare il bagno al mare, perdersi nei boschi di montagna e visitare ogni anno una nuova città europea. Niente di strano per un ragazzo della sua età, se non fosse per un particolare: Federico è un ragazzo autistico. “La capacità di Federico di adattarsi alle nuove situazioni e quindi la sua possibilità di viaggiare sono frutto di tanti anni di terapie, che ha iniziato quando aveva 4 anni e non ha mai interrotto“, spiega alla Dire suo padre Oreste. “Dieci o venti anni fa, il mio racconto delle estati di Federico sarebbe stato molto diverso, perché passando il tempo lui matura e, grazie alle terapie, acquisisce competenze e conquista nuovi spazi di autonomia”.

La prima cosa che Oreste tiene a sottolineare è che l’estate e le vacanze sono, per Federico, “un’occasione per stare lontano dal pc, da cui ha bisogno di staccare anche se è lo strumento che predilige per esprimersi”. Federico è infatti uno scrittore, tiene diverse rubriche su giornali e riviste online, ha scritto già tre libri, ha un suo blog (https://derosafederico.it/).

Allontanarsi dalla città- prosegue Oreste- è molto importante per alcune persone autistiche che sono ipersensoriali e quindi accumulano molto stress dai tantissimi stimoli che la vita cittadina impone loro. E infatti, se durante l’anno Federico ha a volte difficoltà a dormire, quando andiamo in vacanza in montagna può dormire anche 15 ore!”. Al contempo, poiché l’adattamento è una delle cose più difficili da realizzare per alcune persone autistiche, a Federico piace tornare sempre negli stessi posti per riposare e divertirsi.

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Le sue vacanze iniziano con il campeggio al lago, accompagnato da un operatore che lo aiuta anche a relazionarsi con i ragazzi che incontra lì. L’associazione che gestisce questi campi, nota alla famiglia e a Federico stesso, organizza moltissime attività. “La vela è la preferita di Federico che ormai, mi riferisce l’istruttore, ha imparato tutte le manovre ed è molto bravo a eseguire gli ordini che gli vengono impartiti. I ragazzi autistici- sottolinea Oreste – possono metterci più tempo a imparare le cose, perché devono gestire lo stress sensoriale prima di riuscire a concentrarsi, ma quando riescono a imparare sono precisi e molto affidabili”.


L’estate di Federico prosegue al mare, dove “può passare intere giornate a mollo, con l’acqua all’altezza del petto, a guardare l’orizzonte”, prosegue nel racconto il papà. Dopo il lago e il mare, il programma estivo di Federico prevede la montagna, dove trascorre un po’ di tempo insieme al papà. “Ci piace andare a camminare, arriviamo a percorrere fino a 15 km in un solo giorno”, racconta Oreste sottolineando che si tratta “di un’attività molto importante per contrastare la tendenza di Federico, comune a molti ragazzi come lui, a mettere su peso”.

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Ultima tappa di queste lunghe vacanze è il viaggio in Europa con la mamma Paola: “Quest’anno hanno in programma la Germania – anticipa Oreste- Per Federico un viaggio del genere è una grande sfida, date le sue difficoltà di adattamento. Ma ha imparato ad affrontarle per il grande amore che ha per i viaggi, per la scoperta di posti nuovi. Ci tengo però a ribadire- ripete il padre- che questo non vale per tutte le persone autistiche e che, per lo stesso Federico, questa è una condizione conquistata con anni di terapia, costanza e investimento da parte della famiglia. Se avessi fatto questo racconto quando Federico aveva 8 anni ne sarebbe emerso un quadro molto più problematico“, conclude.

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