NEWS:

Scontro M5s-Forza Italia a Milano: “Nessun accordo con Carcano, è fuori dal Movimento da anni”

Il pentastellato Violi risponde alle accuse degli azzurri, convinti che la scelta del sindaco Sala di nominare Carcano nel cda di Amat "non sia casuale": "Sono loro che sono abituati a fare accordi sulla base delle poltrone con incarichi ad amici"

Pubblicato:03-08-2021 19:04
Ultimo aggiornamento:03-08-2021 19:04
Autore:

Imagoeconomica_Silvana Carcano
FacebookLinkedIn

Di Nicolò Rubeis

MILANO – La nomina voluta dal sindaco di Milano Giuseppe Sala di Silvana Carcano nel cda di Amat (Agenzia Mobilità, Ambiente e Territorio, ndr), ex candidata presidente del M5S in Lombardia contro Roberto Maroni, “non rappresenta nessun accordo pre-elettorale” anche perché l’ex consigliera regionale “non è più con noi da almeno due anni, quando lasciò dicendo che non si riconosceva più nel Movimento”.

Insomma, Forza Italia per Violi “specula su qualsiasi cosa. Se gli azzurri sono abituati a questo modus operandi di scambi di poltrone come promesse elettorali non è un problema nostro”.


Parlando con la ‘Dire’, l’esponente pentastellato lombardo Dario Violi replica così alle accuse piovute dal capogruppo in Consiglio Regionale di Forza Italia, Gianluca Comazzi, dopo la nomina di Silvana Carcano nel cda di Amat. Gli azzurri infatti si dicono convinti che la decisione del sindaco, a due mesi dalle elezioni, “non sia casuale”.

Tuttavia, Violi rimanda tutto al mittente: “Si tratta di una scelta che Sala ha fatto in totale autonomia– commenta l’ex candidato governatore nella tornata che incoronò presidente Attilio Fontana- valutando le competenze di Silvana che sicuramente non sono di poco conto”.

C’è poi il dato più importante, ossia quello che conferma come effettivamente nel 2019 Carcano annunciò la sua fuoriuscita: “Sono loro al massimo- conclude Violi- che sono abituati a fare accordi sulla base delle poltrone con incarichi ad amici”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it