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In Veneto parte la sperimentazione di un vaccino contro il Coronavirus

Al via il test su 90 volontari. Lo sviluppa l'azienda romana Reithera

Pubblicato:03-08-2020 12:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43

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VENEZIA -In Veneto parte la sperimentazione di un vaccino anticoronavirus. E’ quello sviluppato dall’azienda romana Reithera che, in collaborazione con lo Spallanzani di Roma e il centro di Ricerche cliniche dell’università di Verona diretto da Stefano Milleri, sarà testato da fine agosto su 90 volontari sani tra i 18 e i 55 anni.

Si tratta di 70 cittadini veronesi (45 giovani) e 20 romani che costituiscono il campione della cosiddetta “fase 1”, che durerà 6 mesi. La fase 2 coinvolgerà poi dalle 20 alle 40.000 persone e la fase 3, l’ultima, anche le persone “fragili” cioè soprattutto persone anziane dai 70 anni in su. Ai volontari- che riceveranno un rimborso relativo alle trasferte per le visite di controllo- saranno in dettaglio somministrate tre dosi del vaccino in quantità crescente e le loro condizioni di salute saranno testate prima a scadenze ravvicinate, poi con minore frequenza. “Valuteremo la risposta immunologica, la sperimentazione finirà entro marzo dell’anno prossimo, ma già prima di Natale potremmo avere dati importanti”, spiega Milleri. Che assicura: “La sicurezza dei pazienti che si sottoporranno alla sperimentazione è estrema, questo ci teniamo a garantirlo”. Il rettore dell’Università di Verona Pier Francesco Nocini, sottolinea: “Tutto il mondo sta lavorando velocemente e in maniera attentissima, noi siamo già qua a presentare la sperimentazione”.

Sono 25, aggiunge Nocini, “i vaccini testati al mondo in questo momento, 5 sono già in Fase 3. Noi partiamo dalla fase 1, ma è il momento di fare squadra. Qui non c’è una gara, non vince o perde nessuno. Vogliamo solo fare del bene e aiutare la popolazione. Questo è l’imperativo che chi ha l’arte della medicina deve imporsi, dobbiamo lavorare tutti in un’unica direzione”. Il rettore esprime poi orgoglio per il fatto che “tutta la filiera della sperimentazione è italiana” e in merito al centro di ricerche di Verona, nato nel 2005, aggiunge che “è sicuramente un modello e un volano per la sperimentazione di farmaci innovativi”. Il presidente della Regione Luca Zaia si augura: “Per il Natale del 2021 speriamo di poterci fare davvero un bel regalo”.


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