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In Emilia Romagna cercansi presidi per doppio lavoro

Ci sono infatti 159 plessi scolastici che non hanno un dirigente a guidarli e l'Ufficio scolastico regionale corre ai ripari

Pubblicato:03-08-2016 16:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:57

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scuolaBOLOGNA – La scuola dell’Emilia-Romagna ha bisogno di presidi che facciano il doppio lavoro: ci sono infatti 159 plessi scolastici che non hanno un dirigente a guidarli. E così “al fine di acquisire in tempo utile i dati necessari a garantire un regolare avvio del prossimo anno scolastico”, l’Ufficio scolastico regionale ha invitato i dirigenti scolastici “a comunicare la propria disponibilità ad assumere incarico di reggenza sulle sedi scolastiche sottodimensionate e in quelle normo-dimensionate risultate vacanti”, cioè senza un preside. In pratica, si chiede a chi già regge una scuola di occuparsi anche di un’altra.

La circolare dell’Usr è partita due giorni fa, diretta ai dirigenti degli Uffici scolastici provinciali e ai sindacati che rappresentano i presidi; in allegato c’è l’elenco, nome per nome, delle 159 scuole senza preside: 27 in provincia di Bologna, 13 nel territorio di Ferrara, 18 a Forlì-Cesena, 29 nella provincia di Modena, 11 in quella di Piacenza, 15 a Parma e dintorni, 18 a Ravenna, 15 nella provincia di Reggio Emilia, 13 nel riminese. C’è tempo per candidarsi al ‘doppio lavoro’ fino al 10 agosto; i dirigenti interessati potranno anche esprimere una disponibilità generica, indipendentemente dalla sede o per un Comune o una Provincia.

L’assegnazione degli incarichi di reggenza sarà poi disposta dall’Ufficio scolastico regionale dopo aver valutato le proposte dei dirigenti amministrativi responsabili degli Uffici territoriali. Saranno considerati “con particolare attenzione eventuali incarichi di reggenza precedentemente espletati, tenendo conto dell’impegno profuso, della qualità del servizio reso, e dalle relazioni instaurate all’interno della comunità scolastica e con le istituzioni del territorio”.


CONFERIMENTO ANCHE D’UFFICIO SE NECESSARIO

L’Usr comunque avverte: stante la “necessità di coprire tutte le sedi vacanti, qualora si rendesse necessario, si procederà al conferimento degli incarichi anche d’ufficio“. Così come, dato che lo status di preside vale su tutta la regione, “pur tenendo nel dovuto conto la vicinanza della sede vacante rispetto a quella di servizio o di residenza, potrà risultare necessario conferire un incarico di reggenza per un’istituzione collocata in provincia diversa, rispetto a quella in cui il dirigente scolastico interessato presterà servizio nell’anno scolastico 2016-2017”. Insomma, c’è da mettere in conto anche la possibilità delle trasferte. Trattandosi di “provvedimento di natura discrezionale”, inoltre, l’Usr non sarà obbligato a “motivare sul mancato affidamento o sul conferimento” dell’incarico di reggenza.

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