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Formula 1, a Silverstone gli ecoattivisti si siedono in pista

Prima un terribile incidente che ha coinvolto divese monoposto facendo finire Zhou in barella, poi l'invasione di pista degli attivisti di Just Stop Oil, subito allontanati dalle forze dell'ordine

Pubblicato:03-07-2022 17:55
Ultimo aggiornamento:03-07-2022 18:15

just stop oil_silverstone
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ROMA – Prima un terribile incidente a pochi istanti dall’inizio della gara, poi l’invasione di pista: è il caos nel GP di Gran Bretagna, a Silverstone.

Come annunciato dalle autorità locali nei giorni scorsi, gli attivisti per il clima in Gran Bretagna (i media britannici scrivono appartenenti al gruppo Just Stop Oil, che punta sulla resistenza civile), erano a bordo pista pronti ad entrare. Paradossalmente, l’incidente di inizio gara deve aver complicato i loro piani.

Non è la prima volta che i manifestati di Just Stop Oil prendono di mira eventi sportivi di alto livello, come quando uno di loro, in questa stagione, si è legato a un palo della porta durante una partita di Premier League dell’Everton.


Oggi alcuni dei manifestanti, in quattro o cinque, sono riusciti ad entrare nel circuito e a sedersi sulla pista, indossando una maglia arancione, ma sono stati “immediatamente rimossi” con la forza, hanno spiegato F1 e Fia, e sono ora sotto il controllo delle Forze dell’ordine.

JUST STOP OIL: NO SPETTATORI SE PIANETA BRUCIA

“Un gruppo di sostenitori di Just Stop Oil ha invaso la pista di F1 al BritishGP”. Inizia così il post sui social con cui Just Stop Oil, il gruppo britannico di attivisti per il clima, ha rivendicato l’invasione di pista a Silverstone, durante i primissimi giri del GP di Gran Bretagna di F1, già sconvolto da un terribile incidente che ha coinvolto diverse monoposto.

I pochi manifestanti che sono riusciti ad entrare in pista, mentre gli altri erano a ridosso del circuito, sono stati immediatamente spostati con la forza.

Perderemo tutto ciò che amiamo a causa del riscaldamento estremo e non possiamo essere spettatori mentre il nostro pianeta brucia- hanno scritto sui social- Se sei più indignato per questa interruzione rispetto al nostro mondo che viene bruciato davanti ai nostri occhi, allora devi chiarire le tue priorità”. La richiesta: “Chiediamo al governo di sospendere immediatamente i nuovi progetti di petrolio e gas nel Regno Unito e continueremo a interrompere sport, eventi culturali fino a quando questa richiesta non sarà accontentata. Quanti altri giovani devono farsi avanti prima che il governo ascolti”.

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L’INCIDENTE

Pochi istanti dopo il via, con Max Verstappen che aveva preso la leadership davanti alla Ferrari di Carlos Sainz, alla Mercedes di Lewis Hamilton e all’altra Rossa di Maranello guidata da Charles Leclerc, un incidente piuttosto serio ha costretto allo stop la corsa facendo scattare la bandiera rossa.

La dinamica non è sembrata chiara fin da subito. Di certo sono state coinvolte la Mercedes di Russell, la Williams di Albon, l’Alfa Romeo di Zhou. Ad avere la peggio, proprio Zhou. Secondo una prima ricostruzione Russell avrebbe commesso un errore all’altezza della prima curva, avrebbe colpito l’AlphaTauri di Gasly, perso il controllo della sua monoposto e sarebbe andato a sbattere contro quella di Zhou. Quest’ultima si è così impennata, ribaltata più volte e per poi finire il suo volo sulla ghiaia. Coinvolta anche la Williams di Albon.

Zhou e Albon sono stati subito portati al Centro Medico e poco dopo Bottas, compagno di squadra del pilota cinese, è stato tranquillizzato: “Zhou sta bene, i piloti sono in buone condizioni”. Il pubblico, che aveva sentito la comunicazione attraverso gli altoparlanti, ha reagito con un sentito applauso.

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