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Euro 2020, Frongia: “I match a Wembley sono pericolosi per la salute”

Il commissario straordinario per Euro 2020 invita la Uefa a rivedere la decisione sull'opportunità di far svolgere a Londra le semifinali e la finale del torneo nonostante l'aumento dei contagi a causa della variante Delta

Pubblicato:03-07-2021 17:44
Ultimo aggiornamento:03-07-2021 17:48

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ROMA – “Ricordo che nei mesi scorsi c’è stata una giusta e comprensibile richiesta da parte della Uefa per avere rassicurazioni sull’andamento della pandemia in Italia e sulla conseguente presenza di pubblico per le partite da disputare all’Olimpico: oggi mi auguro che la Uefa possa applicare gli stessi criteri ed esprimere le stesse perplessità nei confronti della situazione sanitaria in Gran Bretagna, estremamente preoccupante. Per questo auspico un ripensamento sui match a Wembley: la salute viene prima di tutto”. Daniele Frongia, commissario straordinario per Euro 2020, si unisce al coro di quanti continuano a esprimere dubbi sull’opportunità di far disputare le fasi finali degli Europei di calcio nell’impianto di Londra. Ultima, la cancelliera tedesca Angela Merkel.

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“NUMERI INGLESI ESTREMAMENTE PREOCCUPANTI”

Frongia ricorda le discussioni avute con il massimo organo calcistico europeo in avvicinamento al torneo, quando forte era la pressione sui Paesi coinvolti per ottenere rassicurazioni sulla presenza degli spettatori negli impianti. “Tutto era collegato alla situazione epidemiologica – spiega raggiunto telefonicamente dall’agenzia Dire durante gli ultimi sopralluoghi nella Fan zone di Piazza del Popolo, a Roma – Io per primo in quelle fasi ho trasmesso al ministro Speranza i dati e le previsioni sul numero dei contagi compatibile con la presenza di pubblico all’Olimpico: abbiamo avuto ragione e ringraziamo l’Uefa per le emozioni che stiamo vivendo, ma allo stesso tempo è impossibile non segnalare ora che siamo di fronte a una questione di salute pubblica. I numeri inglesi sono estremamente preoccupanti e rappresentano un pericolo, i contagi continuano a salire nell’ultima settimana e abbiamo visto tutti le immagini dei tifosi all’interno dello stadio senza mascherina e senza il rispetto del distanziamento”.


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“UEFA CI RIPENSI RAPIDAMENTE”

Wembley tornerà a riempirsi martedì con la semifinale tra Italia e Spagna, cui si replicherà il giorno seguente con la seconda semifinale. E domenica 11 luglio si chiuderà con la finale. Chiaro che l’eventuale ripensamento “dovrà essere molto rapido, possibilmente nelle prossime ore”, spiega Frongia. Roma, intanto, sta per vivere le ultime fasi di Euro 2020. L’Olimpico è pronto per Ucraina-Inghilterra, così come il centro ospiterà migliaia di tifosi riuniti davanti ai maxischermi e nelle Fan zone, soprattutto in quella di piazza del Popolo. Le sensazioni del commissario straordinario sono “positive, la situazione di oggi è delicata ma la macchina Roma sta lavorando bene, in sintonia con Prefettura e Questura. In un’ottica di sola prevenzione, con l’obiettivo di non favorire assembramenti, abbiamo deciso di intensificare i controlli per impedire l’accesso alle aree da parte di tifosi stranieri privi dei requisiti necessari, replicando le stesse misure che saranno applicate per entrare all’Olimpico”.

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CONTROLLI A ROMA SUI TIFOSI INGLESI

Alcune decine di tifosi inglesi sono al centro di controlli incrociati da parte della Questura di Roma. A quanto si apprende, la Polizia sta mettendo a sistema le liste dei passeggeri arrivati in aereo da Gran Bretagna e Ucraina, con le liste dei biglietti venduti per il quarto di finale degli Europei di calcio in programma stasera alle 21 allo stadio Olimpico.
Al centro dei controlli che si stanno svolgendo in alcuni hotel, il rispetto della quarantena di 5 giorni imposta dal Governo italiano a metà giugno, per coloro che arrivano o hanno transitato nel Regno Unito nei 14 giorni antecedenti all’arrivo. In caso di mancato rispetto della quarantena, a quanto si apprende, sarà subito invalidato il biglietto di ingresso allo stadio.

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