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In Veneto schizza l’indice dei contagi, Zaia si incavola con i cittadini

L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi

Pubblicato:03-07-2020 15:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:35

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ROMA – Alè, ecco l’estate, con il caldo che ammazza il virus… Purtroppo non è così. Baci, abbracci, ‘tutti al mare a mostrà le chiappe chiare…’, si canta. E in Veneto l’indice dei contagi è risalito di botto a livelli preoccupanti. Tanto da costringere il Governatore Luca Zaia, che solo pochi giorni fa mostrava le medaglie sul petto, ad incavolarsi di brutto con i suoi cittadini e minacciare di restringere tutti di nuovo nel recinto.

Intanto nei Palazzi della politica a Roma si continua a ragionare sul quel che sarà: «Il Governo rischia perché Salvini sta comprando senatori ‘grillini’, ma va là – se la ride uno del M5S che bazzica stanze altolocate – anche se Salvini compra qualcuno ci sarà qualcun altro che si offrirà di sostenere l’esecutivo. Qui nessuno vuol tornare a casa, resteranno inchiodati fino a quando potranno. Un Governo cade quando la sua maggioranza fa delle sciocchezze». E qui vien da tremare, per i tanti appuntamenti fondamentali in Parlamento, a partire dal nuovo scostamento di bilancio, che richiederanno presenza massima e voti a raffica. Ce la faranno a stare sempre attenti e presenti? Si vedrà.

Per quanto riguarda il faccia a faccia tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, i Dem spiegano che serviva per chiarirsi dopo le indiscrezioni uscite sul ‘freddo’ tra i due. Il Governo ha qualche possibilità di arrivare a scadenza «soltanto se le cose si fanno e non si rimandano a chissà quando. Se alle regionali di settembre Pd e M5S, per le loro divisioni, prenderanno una botta su che cosa si potrà puntare? Se in quel momento il Governo avrà già fatto, già impostato la sua azione e ci saranno i fondi europei in qualche modo si potrà ripartire, altrimenti…”.


Una novità sul caso Regeni, il giovane italiano torturato e ucciso dagli sgherri del generale che comanda in Egitto. Oggi alla Camera il presidente Roberto Fico ne ha parlato con il premier, faccia a faccia, in piedi e a lungo. Il presidente della Camera, a quanto si è appreso, ha insistito perché il Governo faccia qualcosa, prenda iniziativa contro il nulla che arriva da lì sul fronte delle indagini e delle richieste dei nostri magistrati. E su questa vicenda non intende mollare.

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