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VIDEO | ‘Nuovi italiani’ sono oltre un milione ma nessuno ne parla

MILANO - "Le strade dei 'nuovi italiani' sono le strade del 'melting polt' che abbiamo ignorato per molti anni e

Pubblicato:03-07-2019 12:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29
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MILANO – “Le strade dei ‘nuovi italiani’ sono le strade del ‘melting polt’ che abbiamo ignorato per molti anni e che non possiamo continuare a ignorare, perche’ ce lo impone l’emergenza demografica e perche’, se non lo intercettiamo, non favoriamo la coesione sociale”. A parlare e’ Cristina Giudici, direttrice del progetto editoriale Nuove Radici World, oggi pomeriggio al workshop a Palazzo Marino “Le strade dei nuovi italiani: il futuro attraverso i lavoro, creativita’ e sviluppo”, organizzato con la presidenza delle Attivita’ produttive del Comune di Milano.

Ma chi sono i ‘nuovi italiani’? Persone, risponde Giudici, che nel nostro Paese percorrono da tempo, spesso dalla nascita, “strade economiche, universitarie, artistiche, sono le strade di medici e di studenti”. Per Giudici “bisogna uscire dal ‘dibattito migranti si’, migranti no'”, ma guardare a quelle “eccellenze quotidiane, che stanno uscendo dalla nostre universita’ o stanno entrando in azienda” e rappresentano un mosaico culturale che arricchisce il nostro Paese.

Oggi, evidenzia la direttrice di Nuove Radici, “si parla di immigrati come se fossero esclusivamente migranti”, e questo produce “una percezione alterata” nell’opinione pubblica. I media mainstream raccontano “un’invasione dall’Africa”, ma non di quell'”oltre milione di italiani, a pieno titolo perche’ hanno la cittadinanza, e dei due milioni di under 18″, e quindi giovani, e quindi il futuro del Paese.


Con il progetto editoriale Nuove Radici, “vogliamo invece parlarne di quest’altra immigrazione”, spiega Giudici, che e’ anche giornalista del quotidiano Il Foglio, ricordando: “Quando abbiamo iniziato chiedevamo ai politici di parlare di immigrazione: erano preparatissimi sui numeri degli sbarchi, ma non sapevano nulla su quelli delle imprese straniere in Italia”. Da qui “la nostra piattaforma, con cui, giorno per giorno, raccontiamo, con lo storytelling, fino a che punto si e’ spinta l’integrazione nel nostro Paese”. Un passo ulteriore e’ l’iniziativa di oggi a Palazzo Marino, “dove oggi sono protagonisti”, precisa Giudici, e l’intento e’ “far capire ai cittadini di Milano che ci sono nuovi cittadini e che cosa significano per l’Italia”.

CHI SONO I NUOVI ITALIANI? RUTH: QUI E’ CASA, E PER MILIONE

Per i nuovi italiani, “l’Italia non e’ un luogo dove ci si accomoda”, come se qualcuno facesse entrare a casa propria, ma “e’ casa nostra, apparteniamo a questo territorio, ci viviamo, parliamo la lingua, mangiamo le lasagne”, ed e’ il posto dove negli anni “abbiamo provato gioia e tristezza, ed abbiamo pure ricevuto qualche calcio, ma e’ casa nostra”. 

Presenta cosi’ un milione e 100.000 italiani di origine straniera, Ruth Akutu Maccarthy, ghanese, imprenditrice e ideatrice di Afro-Fashion Week Milano, piattaforma di nuovi stilisti emergenti, oggi pomeriggio al workshop a Palazzo Marino “Le strade dei nuovi italiani”, organizzato da Nuove Radici World con la presidenza delle Attivita’ produttive del Comune di Milano.

Al centro dell’iniziativa la volonta’ di presentare italiani di origine straniera secondo una narrazione diversa da quella raccontata quotidianamente dai giornali mainstream, focalizzata esclusivamente sugli sbarchi di profughi sulle coste italiane.

“Abbattare gli stereotipi e’ un obiettivo che dobbiamo darci tutti”, dice Laura Specchio, presidente della commissione Attivita’ produttive, spiegando che quello dell’immigrazione e’ un tema complesso, che non include solo i profughi dall’Africa o da Paesi in guerra, ma coinvolge migliaia di cittadini di origine straniera ma italiani a pieno titolo, che nel nostro paese vivono, studiano, fanno impresa, magari dando anche lavoro agli italiani.

Al seminario, che ha portato i nuovi italiani nel cuore di Milano, una volta tanto protagonisti, hanno raccontato la loro storia anche Francesco Wu, imprenditore e consigliere di Confcommercio Milano per l’imprenditorialita’ straniera, Simohamed Kaabour docente di un liceo genovese e presidente del CoNNGI (il coordinamento nazionale delle nuove generazioni di italiani), Omar Sene, che lavora nel marketing fra Italia e Africa (socio fondatore dell’associazione di Nuove Radici), Cristina Piotti, giornalista italoindiana che scrive di India per gli italiani e di Italia per gli indiani, Natasha Siassina, nata a San Pietroburgo e creatrice in Italia del brand di abbigliamento Tailor’s Art Revolution T- Art Rev.

Francesca Morandi

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