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Libia, Zingaretti abbandona la linea Minniti: “Svuotare subito i campi profughi con corridoi umanitari”

Il segretario dem chiede un cambio di strategia sulla Libia dopo l'attacco di questa notte al centro di detenzioni per migranti a Tripoli

Pubblicato:03-07-2019 08:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29
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ROMA – “In Libia la situazione è sempre più drammatica. Bisogna fermare l’escalation militare perché il conflitto colpisce i più deboli ed innocenti. Chiediamo al Governo di svuotare subito i campi profughi con i corridoi umanitari e i rimpatri volontari. Stiamo assistendo ad un’emergenza umanitaria ed il Governo e l’Europa non possono voltarsi dall’altra parte”. Lo scrive in una nota il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

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LIBIA. PD ABBANDONA LINEA MINNITI, NO A SOSTEGNO MISSIONE

“Date queste considerazioni, i gruppi del Pd alla Camera e al Senato non ritengono ci siano le condizioni per rinnovare il sostegno alla missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera della Marina militare Libica”. Cosi’ la parte finale della risoluzione del Pd, votata a maggioranza dal gruppo che si e’ appena riunito alla Camera.

In sostanza il Pd abbandona la linea Minniti. L’ex ministro, forse non a caso, ha lasciato la riunione appena prima della sua conclusione.

Al termine della riunione del gruppo Pd sulla missione in Libia non c’e’ stata una votazione. Il dispositivo unitario e’ stato assunto in quanto tale dall’assemblea.

PD NON PARTECIPA A VOTO, DELRIO: POSIZIONE UNITARIA

“Tutte le iniziative, da ‘Operazione Mare Sicuro’ a ‘Sophia’, dalla stabilizzazione al controllo dei campi di raccolta e tutte le attività della Guardia Costiera libica sono state sostanzialmente abbandonate. Non c’è più vigilanza e controllo, quindi l’approccio integrato che si era scelto di fare con gli accordi precedentemente sottoscritti non è piu rispettato”. Lo spiega il capogruppo PD alla Camera, Graziano Delrio, al termine della riunione dei deputati Dem a Montecitorio in cui si è deciso che il Partito Democratico non parteciperà al voto sulla parte della risoluzione di maggioranza sulla Libia relativa alle motovedette e alla collaborazione tra guardia costiera italiana e libica.

Su questo punto “bisogna che il governo convochi immediatamente il Consiglio di sicurezza”, in Libia “sta scoppiando una vera guerra, avete visto i bombardamenti”, spiega Delrio. E in “un quadro di questa gravità non si può continuare a fare finta di niente, come se tutto fosse come prima”.

Il governo “dovrebbe fare uno scatto di qualità e chiedere maggiori garanzie, fare più azioni attive. Si può chiedere la convocazione dell’ambasciatore o convocare il Consiglio di sicurezza. Abbiamo fatto un documento unitario e la posizione sarà unitaria”.

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