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ROMA – Il Coni, in compartecipazione con la Federazione Italiana Rugby, e’ disponibile a ridare vita allo stadio Flaminio, il secondo impianto di Roma, da anni abbandonato. Nei giorni scorsi aveva parlato di questa ipotesi il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, in un evento presso la sala della giunta del Coni, e oggi lo ha confermato anche il numero uno dello sport italiano, Giovanni Malago’. “Il Flaminio e’ parte dello sport non solo romano ma italiano, ed e’ molto vicino all’area del Foro Italico- ha spiegato- Qualsiasi persona di buon senso non puo’ non rendersi conto del Flaminio che come stadio puo’ essere usato mi sembra esclusivamente da calcio e rugby. Ci sono pure altre discipline che potrebbero usarlo, penso ad hockey su prato e al football americano, pero’ in linea di massima credo di non sbagliare circoscrivendo a queste due discipline”. Per rilanciarlo servira’ lavorare non solo sulla parte sportiva: “Nessuno puo’ pensare che il rilancio del Flaminio possa avvenire solo solo con il campo. Bisogna fare un business plan estremamente dettagliato e professionale, che tenga conto delle sinergie e delle integrazioni che possono dare le cubature esistenti all’interno dello stadio- ha detto ancora Malago’- Ricordo che nella pancia c’era una serie di societa’ sportive con discipline come il pugilato, la scherma e il nuoto. Il Flaminio e’ di proprieta’ del Comune che sta prendendo in considerazione una serie di ipotesi e se c’e’ la possibilita’ di coinvolgere il Coni e la Fir in un progetto, che definire a medio e a lungo termine e’ dire poco per ovvi motivi di ammortamento di un investimento significativo, data l’instabilita’ anche sismica delle strutture dell’impianto, siamo disponibili a prendere in considerazione questa eventualita’. E solo con la Fir, aspettiamo di sapere.Con l’Amministrazione comunale c’e’ un dialogo che va avanti da tempo e che si e’ accelerato nelle ultime settimane. In questo momento- ha concluso Malago’- la palla e’ in campo loro, Noi abbiamo presentato la nostra disponibilita’”.
L’idea di rilevare con il Coni lo stadio Flaminio di Roma nasce diversi mesi fa. A spiegarlo, il presidente della Federazione Italiana Rugby, Alfredo Gavazzi, a margine della conferenza stampa di presentazione del main sponsor della Nazionale della palla ovale. “Ne abbiamo parlato 7-8 mesi fa. Il Coni ha fatto una indagine sul territorio e ha presentato un progetto. Per noi sicuramente e’ una grande opportunita’, avere una nostra sede e poter usare il terreno di gioco- ha detto Gavazzi- Questo va bene per ospitare una franchigia, per il Seven e per tante altre cose. Speriamo. Il potere contrattuale del Coni e’ diverso da quello della federazione”. Allo Stadio Flaminio potrebbe infatti trasferirsi una delle franchigie italiane che militano in Pro 14, la ex Celtic League,riservato a squadre irlandesi (4), gallesi (4),scozzesi (2), sudafricane (2) e italiane (le due franchigie della Benetton Treviso e delle Zebre Parma).
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