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Scontri negli Usa, la cronista Sowersby: “Anche Seattle sotto shock, non è finita”

La giornalista alla Dire: "Le proteste aumenteranno d'intensità"

Pubblicato:03-06-2020 14:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:25

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(FOTO DI LAURIE SHAULL)

ROMA – “Negli ultimi giorni credo si stia facendo un uso eccessivo della polizia e della Guardia nazionale per sedare le proteste anti-razziste seguite all’omicidio di George Floyd. Ma la gente e’ stanca di certi atteggiamenti della polizia, giudicati inaffidabili e razzisti e credo che nei prossimi giorni le proteste invece di spegnersi aumenteranno“. Shauna Sowersby e’ una giornalista e fotografa freelance di 33 anni. Da quattro vive e lavora a Seattle, dove l’agenzia Dire l’ha contattata per raccontare i disordini che la notte scorsa, come in tante altre localita’ degli Stati Uniti, hanno attraversato questa metropoli.

“I cortei sono iniziati alle tre del pomeriggio e sono proseguiti fino a tarda notte, riunendo circa 8.000 persone. Gli scontri con la polizia sono iniziati dopo la mezzanotte” conferma Sowersby, che su Twitter ha condiviso diverse foto e video per raccontare le agitazioni. In un filmato ad esempio si vedono gli agenti usare i gas lacrimogeni contro i dimostranti che, con le mani alzate, avanzano lentamente verso il cordone degli agenti gridando in coro “non sparate”. “Negli ultimi giorni – continua la cronista – ho visto spesso usare i lacrimogeni, al punto che lunedi’ continuavo ad avere problemi a respirare sebbene fossi a diversi quartieri di distanza dalle agitazioni”. La notte scorsa Sowersby ha assistito a due momenti di tensione, “entrambi scoppiati per motivi banali. Una ragazza chiaramente ubriaca ad esempio si e’ messa tra gli agenti e i manifestanti, gridando. La gente le ripeteva di calmarsi e hanno cercato di portarla via. Piu’ lei si avvicinava al cordone piu’ i poliziotti si agitavano. Alla fine e’ volata una bottiglietta d’acqua verso i militari che hanno reagito sparando proiettili di gomma, lacrimogeni e spray al peperoncino. Non trovate che sia un po’ eccessivo?”.


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Eppure, secondo la giornalista, ai cortei non faranno che aggiungersi persone: “La gente e’ ancora scioccata per l’uccisione di Breonna Taylor e Ahmaud Arbery“, due afroamericani morti in seguito all’intervento di forze di polizia rispettivamente a febbraio e marzo, il primo in Georgia e il secondo nel Kentucky. Secondo la fotoreporter, “nei prossimi giorni vedremo tantissimi cittadini scendere in strada. Non so prevedere per quanto andra’ avanti, c’e’ ancora l’epidemia di Covid-19 a complicare le cose”. Seattle, a differenza di altre citta’ americane, ha conosciuto meno episodi di razzismo, annota la cronista, tuttavia “nello Stato di Washington c’e’ un grande movimento nazionalista e questo contribuisce ad accrescere le tensioni anche qui”. Sowersby si occupa di politica interna, ma ora spiega di aver deciso di seguire le proteste “per capirci di piu'”. “C’e’ tanta disinformazione e volevo vedere cosa accade con i miei occhi” dice: “Credo sia importante”.

Shauna Sowersby

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