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Due centenari potentini tra i neo nominati cavalieri della Repubblica

Pasquale Felice Manzella e Vincenzo Gorga, di 97 e 100 anni, sono sopravvissuti alla guerra e al coronavirus

Pubblicato:03-06-2020 12:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:25
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POTENZA –  Sono sopravvissuti alla guerra e al coronavirus. Pasquale Felice Manzella e Vincenzo Gorga, di 97 e 100 anni, sono i nuovi cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana della provincia di Potenza. Di Vietri di Potenza, entrambi sono stati combattenti e prigionieri durante la seconda guerra mondiale.

Il riconoscimento, richiesto dal sindaco Christian Giordano a novembre del 2018, arriva proprio nell’anno in cui la pandemia ha colpito duramente la memoria storica del Paese. “In questo momento difficile per tutti – afferma Giordano alla Dire – custodiamo con orgoglio i nostri esempi di tenacia e laboriosita’. Per loro questi mesi di isolamento sono stati una nuova resistenza, durante la quale hanno continuato a vivere con disciplina il rispetto delle regole”.

Pasquale e’ prigioniero dei tedeschi dall’8 settembre del 1943 all’agosto del 1945. Liberato dagli americani, rientra a Vietri di Potenza nel 1945. Vincenzo piu’ volte ha fatto i conti con la morte durante la sua prigionia. Dell’84esima Fanteria Albanese, e’ trasferito prima in ospedale a Tirana e poi all’ospedale militare di Firenze per congelamento ai piedi. Dopo la convalescenza, rientra al corpo militare e parte per la frontiera Russa con la compagnia Armira dove viene catturato dalla truppe russe e trasportato prima in Siberia, poi in Mongolia. Qui resta prigioniero per tre anni. Finita la guerra, viene liberato e rientra in Italia il 10 dicembre del 1946 dopo un lungo viaggio di due mesi.


Ieri l’incontro commosso tra i due ex combattenti che non hanno dimenticato un solo giorno di quei terribili anni. Con tanto di mascherina, nella sede della prefettura di Potenza hanno ricevuto l’onorificenza alla presenza dei familiari, del prefetto Annunziato Varde’ e dei generali dell’esercito e dei carabinieri. Nell’accennare quasi un timido abbraccio, Pasquale e Vincenzo si sono scambiati la promessa di ritrovarsi cosi’, vicini, anche quando non ci saranno piu’.

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