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Guatemala, Amistrada onlus: “Con il Covid a rischio i ragazzi di strada”

Articolo di Raffaella Sirena

Pubblicato:03-06-2020 11:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:25
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ROMA – “Nei capannoni messi a disposizione del governo si rischia maggiore diffusione del contagio. Chiediamo donazioni per accoglienza e beni di prima necessita‘”. E’ l’appello lanciato dal presidente di Amistrada onlus, Remo Marcone, a proposito dell’emergenza Covid e dell’impatto che sta avendo sui ragazzi di strada in Guatemala e che Raffaella Sirena, giornalista e attiva nella rete DireDonne, descrive in un articolo che mette a fuoco l’impegno dell’associazione in questa crisi.

“Dalla sua fondazione l’associazione Amistrada Onlus ha abbracciato la causa del Mojoca, movimento autogestito dei ragazzi di strada guatemaltechi finalizzato all’accoglienza e reinserimento sociale dei giovani in difficolta’ attraverso corsi di alfabetizzazione, laboratori di lavoro, assistenza legale e supporto medico e psicologico. In concomitanza con la pandemia da Covid-19, l’associazione ha lanciato un appello per denunciare la criticita’ della situazione e promuovere un’urgente raccolta fondi per i minori“.

‘Il coronavirus ha evidenziato ancora di piu’ le fragilita’ e le disuguaglianze sociali- dichiarano in una nota i rappresentanti di Amistrada Onlus- specialmente in paesi come il Guatemala, dove le strutture sanitarie sono molto precarie o del tutto inesistenti. Maggiormente esposta e’ la popolazione di strada perche’ il governo guatemalteco ha imposto il coprifuoco come misura di protezione dal contagio, ma non ha attrezzato rifugi notturni per accogliere in sicurezza chi una casa non ce l’ha. Per questo abbiamo pensato a una campagna donazioni, che rimarra’ aperta tutto l’anno, con un primo obiettivo di raccogliere 10 mila euro entro fine luglio 2020′”.


“Nel paese centroamericano il lockdown totale per contenere il contagio e non intasare le strutture ospedaliere, stabilito dal presidente Alejandro Giammattei, e’ durato solo quattro giorni, dal 14 al 18 maggio. Successivamente sono state adottate misure parziali di divieto di circolazione dal pomeriggio e per tutta la notte, alcune restrizioni alla mobilita’ nel weekend, l’obbligo di mascherina e di distanziamento sociale, oltre alla chiusura totale degli esercizi commerciali. Secondo i dati pervenuti nell’ultima settimana c’e’ stato un aumento sia del numero dei contagi (che hanno superato quota 5 mila) che dei decessi, tanto che il presidente ha annunciato una possibile chiusura totale stavolta per 15 giorni”.

Conclude Sirena con le parole del presidente: “‘A rischiare tanto sono le ragazze e i ragazzi di strada– afferma Remo Marcone, presidente di Amistrada- che non hanno una casa in cui proteggersi durante la quarantena. Il governo ha messo a disposizione alcuni capannoni, sprovvisti di servizi igienici, dove i ragazzi sono costretti a stiparsi con altissimo rischio di contrazione del virus e non ci sembra affatto adeguata questa soluzione. Essendo poi chiusi i laboratori solidali, anche le entrate economiche si sono azzerate e per questo invitiamo i nostri soci e sostenitori a donare con generosita’ per venire incontro alle esigenze di questi ragazzi e per permetterci di far arrivare beni di prima necessita””.

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