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Governo, lo stallo in maggioranza ferma il parlamento: stop a dl crescita e sblocca cantieri

Duro scontro in commissione sul dl crescita, Marattin e Boschi (Pd) attaccano: "Relatori impreparati"

Pubblicato:03-06-2019 15:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:21
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ROMA – Lo stallo in maggioranza ferma il Parlamento. Slitta la discussione del dl crescita alla Camera. Fonti di maggioranza danno per certo anche lo slittamento dello sblocca cantieri al Senato.

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A Montecitorio le commissioni bilancio e finanze avranno bisogno di altri giorni per esaminare il provvedimento. Non hanno ancora cominciato a votare e il governo non ha ancora depositato le proprie proposte. La previsione della discussione generale per giovedi’ potrebbe significare che con ogni probabilita’ le votazioni sul decreto slitteranno alla settimana successiva.


Sullo sblocca cantieri, il presidente del consiglio ha convocato per le 17 e 30 un vertice di maggioranza. Ma Matteo Salvini non ci sara’. Il vertice inizialmente previsto per le 17 e 30 slitta alle 20, dopo la conferenza del premier a Palazzo Chigi. Il decreto che doveva approdare in aula domani mattina potrebbe subire un’ulteriore battuta d’arresto.

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DL CRESCITA. CAOS IN COMMISSIONE, PD CONTRO RELATORI: IMPREPARATI

Polemiche e accuse sul decreto crescita. I relatori hanno depositato un pacchetto di emendamenti alla Camera, nel corso dell’esame delle commissioni Bilancio e Finanze, senza spiegarli approfonditamente alle opposizioni che chiedevano più tempo per presentare i sub emendamenti.

Maria Elena Boschi del Pd ha attaccato: “Avevamo chiesto di sospendere la seduta per esaminare i testi, ma avete voluto proseguire i lavori con una illustrazione che non c’è stata, non voglio infierire sui relatori però l’esposizione è parziale per non dire inesistente”.

L’ex ministra ha proseguito: “Non è la prima volta che i relatori si fanno portatori di istanze del governo, la prossima volta consiglio di arrivare preparati”.

I relatori Giulio Centemero (Lega) e Raphael Raduzzi (M5s) hanno tentato di rispondere alle domande delle opposizioni che chiedevano dettagli sui testi senza relazione illustrativa e tecnica. Centemero ha anche letto uno “speech” per cercare di essere più chiaro incontrando però le critiche delle opposizioni. Ancora Boschi si è rivolta al relatore: “Lei non sa cosa c’è scritto nell’emendamento che ha firmato, di chi è lo speech?”.

Infine, Luigi Marattin, sempre del Pd, ha visto nei testi depositati degli “effetti finanziari” che non sono stati quantificati.

La presidente della commissione Finanze, Carla Ruocco, ha provato ad abbassare i toni e a difendere i relatori. “Non è una mancanza di rispetto riferirsi a un appunto, la materia fiscale è spinosa”, ha sottolineato. La presidente ha poi esteso il termine per i sub dalle 18 alle 20.

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