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Le Grandi Navi a Venezia, dopo l’incidente è scontro Brugnaro-Toninelli

Il sindaco attacca: "La responsabilità di quello che sta succedendo è del ministro". Lui replica: "Dopo anni di inerzia siamo vicini a una soluzione"

Pubblicato:03-06-2019 06:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:21
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ROMA – Dopo l’incidente di ieri, in cui una nave da crociera ha perso il controllo per motivi da chiarire e si è schiantata contro la banchina San Basilio dopo aver urtato un’imbarcazione, su Venezia infuria la polemica. Ed è scambio di accuse tra il sindaco della Serenissima, Luigi Brugnaro, e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. 

“La soluzione è quella che ha approvato il Comitatone, è nelle mani del ministro Toninelli, che la deve sbloccare”, anche perché “abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di cosa vuol dire non decidere”, spiega Brugnaro uscendo dalla riunione del comitato provinciale ordine e sicurezza convocato alle 16 di ieri dal prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto.

“Ora il Vittorio Emanuele ha un pescaggio di 6 metri– spiega- abbiamo chiesto alla Capitaneria di porto di fare uno studio per capire quali sono le navi che possono passarci già oggi, senza bisogno di scavare nulla, per avviare una sperimentazione immediatamente, parallelamente chiediamo a magistrato alle acque e Autorità portuale di fare dei carotaggi e aggiornare il protocollo fanghi, per adeguare il Vittorio Emanuele anche alle navi più grandi. Poi se il ministro Toninelli sta studiando altre soluzioni per il porto, aspettiamo di sentire lui, ma questa soluzione è immediata e deve essere messa in piedi subito. La responsabilità di quello che sta succedendo è del ministro Toninelli. Ha bloccato tutto“.


Gli fa eco il Ministro leghista delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. “La questione Venezia va affrontata una volta per tutte e subito. E non bisogna aspettare un altro incidente per proporre nuove soluzioni a una vicenda ormai ingestibile. Siamo in piena stagione turistica. Il piano per tutelare la laguna, il turismo, i veneziani e i turisti già c’è ed ha l’ok di tutti, dall’Autorita’ portuale, alla Regione Veneto, al Comune di Venezia, agli armatori delle compagnie di crociera. Il Mit lo ha bloccato? Ci dica perché e se ne prenda le responsabilità. Non si governa e non si risolvono i problemi con i no. Si lavora. Io mi assumo la mia responsabilità da Ministro del Turismo, aspetto che lo faccia anche chi ha di competenza i trasporti e le infrastrutture”. 

TONINELLI: VICINI ALLA SOLUZIONE

“È questa la soluzione a cui fanno riferimento i ministri Salvini e Centinaio? Far sfiorare una nave da crociera e una petroliera, con i rischi del caso? O presentare come biglietto da visita di Venezia lo sbarco di milioni di turisti di fronte a un petrolchimico? Noi siamo qui da appena dodici mesi e, dopo anni di inerzia, siamo già vicini a una soluzione che finalmente tiene davvero assieme le esigenze del turismo, dell’ambiente e del paesaggio. Le chiacchiere le lasciamo agli altri”, ha scritto il ministro Toninelli su facebook.

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