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Renzi: “Prima di pensare al voto la priorità sono le banche venete, no a risoluzione”

Per il segretario del Pd bisogna salvaguardare "il Nord Est, le sue famiglie, le sue imprese., un tessuto sociale che ha sempre spinto avanti l'Italia"

Pubblicato:03-06-2017 11:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:18

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ROMA – “Prima di parlare della data delle elezioni a me interessa capire cosa dobbiamo fare oggi. In questo momento per me la priorità numero uno, più della legge elettorale, più degli ottimi dati Istat su occupazione e crescita, più della data delle elezioni, è la questione delle banche venete“. Matteo Renzi, segretario Pd, lo dice in un’intervista al Sole 24 Ore. “Non mi interessa la banca in quanto tale: sono stato tra i primi a chiedere l’azione di responsabilità contro i vecchi amministratori- spiega Renzi-. Mi interessa il Nord Est, le sue famiglie, le sue imprese. Un tessuto sociale e imprenditoriale generoso che con passione e volontà ha sempre spinto in avanti l’Italia. Il Paese deve molto al Nord Est. Voglio essere esplicito: qualsiasi forma di eventuale risoluzione di queste banche andrà respinta con tutte le forze“. L’Italia intesa come sistema politico e economico “deve dire di no a questa ipotesi, figlia di una visione algida e burocratica della realtà- prosegue il segretario Pd-. O, peggio ancora, figlio di un disegno finalizzato a prendere asset di un territorio che è tra i più ricchi e operosi del continente. Nell’uno e nell’altro caso vorrei che tutte le istituzioni, a cominciare da quelle del territorio, si unissero per salvare le due banche senza riguardo al colore politico ma giocando tutti con la maglia tricolore”. E allora “se c’è qualcuno che ha un piano preciso per creare difficoltà solo a Vicenza e a Veneto Banca, solo all’Italia, sappia che questo piano sarà bloccato- attacca Renzi-. Dico di più: con quel modo di calcolare i parametri vanno in difficoltà anche alcune banche – presunte solide – francesi”.

Sugli Npl (i non performing loans, i crediti in sofferenza, ndr) “parliamoci chiaro- conclude Matteo Renzi, segretario Pd- ci sono interessi notevolissimi su questo business, come è giusto e ovvio che sia. Costringerci a svenderli in modo così violento, tuttavia, significa depauperare il patrimonio italiano. È assurdo, realmente assurdo. Presenteremo come Pd nelle prossime ore su questo un paper dettagliato alle autorità competenti, a cominciare da Banca d’Italia e ministero”.

DE MENECH (PD): BENE RENZI, ISTITUTI VENETI VANNO DIFESI

“Nette e chiare le dichiarazioni di Matteo Renzi nell’intervista di oggi al Sole 24 a difesa delle banche venete e di tutto il sistema italiano”. Lo dichiara il deputato veneto dem Roger De Menech. “Al di là delle singole responsabilità personali del sistema del credito veneto, difendere questi istituti vuol dire difendere i risparmiatori e le imprese che hanno fatto del Nord est la locomotiva italiana. Ribadire l’importanza dell’Europa e nel contempo affermare che il nostro Paese non può subire le decisioni di altri- continua l’esponente democratico- contribuisce a dare fiducia a tutti quei soggetti interessati a risolvere questi problemi con l’obiettivo di garantire un sistema solido a sostegno del risparmio e dello sviluppo”.


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