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Divorzio Venezia-Mestre, ok al referendum a settembre

La Regione andrà avanti in ogni caso, anche se ci sono due correnti di pensiero tra i costituzionalisti

Pubblicato:03-06-2016 13:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:49

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Venezia_canaleVENEZIA – Con ogni probabilità il prossimo settembre il Consiglio regionale darà il via libera al referendum per la separazione tra Venezia e Mestre e dopo “ogni giorno sarà buono” per la consultazione popolare. Lo dichiara alla DIRE il consigliere regionale e presidente della commissione Affari istituzionali Marino Finozzi (Lega Nord), spiegando che la commissione ha già ascoltato i comitati promotori del referendum e ora aspetta il parere richiesto al sindaco di Venezia e al sindaco metropolitano “che sono poi la stessa persona”. Parere che “non sarà vincolante” e dovrà arrivare in ogni caso entro metà luglio, altrimenti varrà il silenzio assenso. E comunque, la Regione andrà avanti in ogni caso, anche se ci sono due correnti di pensiero tra i costituzionalisti: chi sostiene che la legge Delrio abbia spostato la competenza in materia nelle mani del sindaco metropolitano, e chi sostiene che la decisione spetti ancora alla Regione. “In mancanza di indicazioni chiare noi andiamo avanti come abbiamo fatto le volte precedenti”, ribadisce Finozzi, facendo riferimento ai quattro referendum sullo stesso argomento che si sono tenuti in passato (e che si sono conclusi con un nulla di fatto). Da metà luglio in poi, quindi, la commissione affari istituzionali riprenderà la discussione sul referendum, convocherà Brugnaro per sentire le sue ragioni e poi passerà la palla al Consiglio. Che, visto anche il parere favorevole della maggioranza, difficilmente boccerà la richiesta di una consultazione popolare.

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