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Al castello di Santa Severa riapre l’area espositiva ‘Manica lunga’

SANTA SEVERA - Dopo oltre dieci

Pubblicato:03-06-2015 09:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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Castello di Santa SeveraSANTA SEVERA – Dopo oltre dieci anni di lavori di restauro ha riaperto l’area espositiva della ‘Manica lunga’ nel castello di Santa Severa. L’edificio nel piazzale delle Barrozze, dedicato ai reperti di epoca etrusca provenienti dagli scavi di Pyrgi, per la prima volta sarà aperto al pubblico con una vocazione espositiva e visitabile, con lo stesso biglietto per l’ingresso al Castello, dal 5 giugno al 13 settembre. Lo hanno inaugurato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, alla presenza del soprintendente all’Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, Alfonsina Russo, e del pro rettore de La Sapienza, Mario Morcellini. La nuova area ospiterà, in concomitanza con Expo, la mostra ‘L’antico viaggia nell’acqua che nutre’ che si propone di illustrare il rapporto tra gli Etruschi e il mare, elemento sacro, fonte di nutrimento e grande via di comunicazione, simbolo dell’unione e del contatto tra gli antichi popoli affacciati lungo le coste del Mediterraneo. Tra i reperti esposti, insieme ad altri rinvenuti nel corso dei lavori di scavo all’interno del complesso monumentale di Santa Severa, c’è anche la testa in terracotta di Leucothea, dea dell’aurora e protettrice della navigazione, anch’essa rinvenuta nel corso dei lavori di scavo effettuati dalla Sapienza all’interno del santuario monumentale di Pyrgi, attualmente esposta al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma.

 

N. Zingaretti e D. Franceschini

N. Zingaretti e D. Franceschini

“Inauguriamo una mostra che si è resa possibile grazie a una collaborazione con la Soprintendenza e l’impegno del ministro Franceschini che ha colto subito l’importanza di far volare questo luogo- ha detto Zingaretti- Insieme con i sindaci stiamo lavorando per realizzare un sogno. Ora il castello è aperto con una sua attività di programmazione, ricreativa, di visite. Lo scorso anno è andata bene, l’impegno della Soprintendenza e del ministero quest’anno fa fare al castello un salto di qualità oggettivo perché tornano in questa terra beni del luogo, collocati finora in altri musei ma che qui danno a questo territorio una rilevanza molto importante. Quindi sono grato per questa collaborazione, e questo nuovo giro di boa lo interpreto come la tappa di un cammino”. Il governatore ha sottolineato che “il castello di Santa Severa è un posto prezioso: tenerlo aperto e con una funzione specifica comporterà davvero la collaborazione di tutti per evitare che ricada in un sonno di altri 10-15 anni, come quello da cui lo stiamo risvegliando. La presenza oggi di tutti è anche un segnale perché ora, un po’ più forti, vogliamo arrivare insieme per una soluzione condivisa e vera. Confido che presto potremo fare il vero colpo d’ala e dare al castello una struttura di gestione permanente che ne garantisca l’apertura e la fruizione pubblica 365 giorni l’anno. Abbiamo vinto tutti insieme una bella sfida e se andiamo avanti e’ anche grazie a una bella pagina che stiamo vivendo di collaborazione interistituzionale”. Franceschini ha voluto ringraziare Zingaretti “perché altrimenti non sarebbe stato possibile costruire così in fretta l’idea di una mostra, che è il primo passo della valorizzazione di questo bene straordinario che dovrà avere una gestione unitaria e molta ambizione perché il posto lo merita. Santa Severa non deve essere lontana dai flussi di milioni di turisti di Roma. Immaginiamo questo pezzo di Lazio, la sua collocazione geografica, le bellezze naturali e archeologiche, i borghi, le città d’arte, a pochi chilometri da flussi di turismo enormi che vanno da Venezia a Firenze, fino a Roma. Questa è la vera sfida del nostro Paese è su cui stiamo lavorando”.


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