NEWS:

Maltempo, Bonaccini: “Non è mai caduta così tanta pioggia in 48 ore”

"Si pensa che tanta acqua così, tutta caduta in 48 ore e in maniera ininterrotta, non venisse giù da oltre un secolo": le parole di Bonaccini sull'emergenza maltempo in Emilia-Romagna

Pubblicato:03-05-2023 20:01
Ultimo aggiornamento:03-05-2023 20:01

BONACCINI PRIOLO
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “Domani andremo a Faenza, con sindaci e prefetto, e poi faremo un punto anche nel bolognese, sperando che nei territori di Modena, Forlì e Cesena gli eventi non prendano una piega peggiore. Siamo al lavoro per cercare di affrontare una situazione che non ha precedenti storici, dal punto di vista dell’acqua caduta in questi giorni. Si pensa che tanta acqua così, tutta caduta in 48 ore e in maniera ininterrotta, non venisse giù da oltre un secolo. Non abbiamo contezza di confronti storici”. Parole del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, facendo il punto sull’emergenza nel centro regionale di Protezione civile a Bologna.

LEGGI ANCHE: Fiumi esondati per il maltempo in Emilia-Romagna, c’è una vittima

L’emergenza, continua il presidente della Regione, “ci sta mettendo in grande difficoltà, con ben 13 fiumi interessati. Ma cerchiamo di fare tutto il possibile anche per quanto riguarda la fase di raccolta dei danni, che saranno ingenti: non dimenticheremo nessuno. Abbiamo purtroppo- conferma Bonaccini- due vittime, una per il crollo di un’abitazione a Fontanelice, a causa di una frana, e un signore 80enne nel Comune di Castel Bolognese che, a quanto pare, da solo ha superato l’area in cui non si può accedere ed è stato travolto dall’acqua. Siamo vicine alle famiglie delle due persone”.


“CAMBIAMENTO CLIMATICO È UN’EMERGENZA”

Aggiunge il presidente dell’Emilia-Romagna sul climate change: “Dentro alla transizione ecologica, serve uno sforzo gigantesco. Stiamo facendo già tanto, sia sui fondi a tema previsti dal Pnrr sia sui fondi strutturali europei. Ed è arrivato a Bologna- ricorda Bonaccini- un centro meteo che farà previsioni per tutta Europa, così come ci è stata assegnata l’Università delle Nazioni Unite, la prima nell’area mediterranea, che permetterà di studiare proprio i cambiamenti climatici, attraverso tecnologia e digitale. È un’emergenza vera e propria quella del cambiamento climatico, stanno succedendo troppi fenomeni che non conoscevamo fino a pochi anni fa”.

Evidenzia sul clima pazzo Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, al fianco della stessa direttrice dell’Agenzia regionale per Protezione civile Rita Nicolini: “Ci sono stati altri eventi ‘centenari’, diciamo, ma qui incidono anche altri parametri di eccezionalità. Abbiamo avuto contemporaneamente- precisa Priolo- 13 fiumi, in gran parte affluenti del Reno, in allerta rossa con il superamento di soglia 3, in alcuni casi anche oltre i due metri. È una situazione che non ha precedenti in Emilia-Romagna”.

Dopo la prima emergenza del Sillaro, l’impegno più consistente di tecnici e mezzi si è trasferito sul Lamone e sul suo argine rotto. Al momento sono state evacuate 500 persone, più o meno: nell’imolese e poi a Conselice. Il sindaco di Faenza ha evacuato poi altri 250 cittadini, oltre a 60 a Castel Bolognese tra l’altro, così come i sette di Casola Valsenio. Allo stesso tempo, continuano i problemi di frane, in tutto l’arco appenninico della regione e soprattutto nel modenese.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it