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La Ceo di Elettronica: “La diffidenza verso le donne si supera con la competenza”

SPECIALE DONNE AL COMANDO | A raccontare la sua storia che si intreccia con quella di un’azienda importante del mondo della Difesa, Elettronica SpA, è Domitilla Benigni, CEO e Direttore Generale

Pubblicato:03-05-2021 13:13
Ultimo aggiornamento:03-05-2021 13:42
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domitilla benigni imago
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ROMA – “Sono cresciuta in una famiglia di ingegneri elettronici, il mio prozio, l’ingegnere Filippo Fratalocchi è stato il fondatore di Elettronica nel 1951. All’inizio mio padre mi sconsigliò di seguire questa strada, aveva qualche remora perché era un mondo molto maschile al tempo. Invece io ne ero persuasa e mi sono laureata, come desideravo, in ingegneria elettronica, entrando subito in azienda dove ho fatto un percorso partendo dal basso. Era un mondo anomalo per una donna, ma molto affascinante per chi come me ha passione per le materie scientifiche”. A raccontare la sua storia che si intreccia con quella di un’azienda importante del mondo della Difesa, Elettronica SpA che fa parte della Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) è Domitilla Benigni, CEO e “Direttore Generale di Elettronica Spa” come preferisce senza declinazione al femminile, azienda leader mondiale nei sistemi di Difesa Elettronica.

Anche per questa storia personale di formazione, insolita allora forse, ma meno oggi, Domitilla Benigni ha fatto della battaglia per lo studio delle materie STEM un suo impegno costante. “All’inizio, come capo progetto dovevo interfacciarmi anche con clienti esteri e non posso negare di aver incontrato un pó di scetticismo talvolta nel vedere una giovane ingegnere donna. Ma lo scetticismo verso il mondo femminile- ha detto con fermezza- si supera con la competenza, dimostrando di saper stare a certo tavoli e di farlo nel modo appropriato”.

Nel mondo della Difesa e anche in generale nelle professioni che hanno alla base le discipline scientifiche le donne sono ancora poche, ancora meno in generale in ruoli di governo delle aziende. Benché ci siano segnali incoraggianti la strada da fare è ancora tanta. In Elettronica ad esempio la popolazione femminile è solo del 15% perché è ancora debole la presenza delle donne in alcuni mercati del lavoro a vocazione scientifica, ma sono ottimista per il futuro, importante e lavorare soprattutto alla formazione in tal senso“.


Tra le 100 leader femminili più influenti nella classifica Forbes 2019, la CEO di Elettronica ha spiegato cosa può avere di diverso un capo donna da un uomo: “Ci sono soft skill che una donna maneggia meglio, come le relazioni interpersonali, il saper essere meno istintive in alcune decisioni, riuscire a fare tante cose insieme e bene, le donne sono le uniche che sanno conciliare famiglia e lavoro. Credo siano spunti che le ragazze devono coltivare”.

Nell’azienda di cui la sua famiglia è azionista di maggioranza Domitilla ha portato tutti questi input. “Sono tra i membri fondatori di Women4cyber una Fondazione Europea che lavora per l’inclusione delle donne nel mondo cyber. Credo nella battaglia per aumentare la presenza femminile nelle professioni con basi tecnico scientifiche ma si dovrebbe fare di più. Un aspetto importante in generale per le donne è conciliare vita privata e professionale. Anche per me è stato complicato, ma sono riuscita e sono stata fortunata- ha ammesso- ad avere aiuti. Ho dedicato meno tempo alla famiglia di altre donne, ma la quantità non penso sia l’elemento importante”.

E proprio sul welfare Elettronica può vantare diversi servizi. “Abbiamo importanti programmi di work life balance”, ha spiegato. Ed ecco quindi “orari flessibili, servizi come lo sportello bancario, un piccolo market con prodotti biologici, il servizio ‘maggiordomo’, una persona a disposizione su prenotazione che sbriga pratica burocratiche per il dipendente. L’equilibrio tra vita lavorativa e privata credo sia un plus per chi sta in azienda”, ha concluso.

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