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Riaprono i cantieri? “Il 70% va riorganizzato”

Il segretario di Fillea Cgil, Genovesi: "La sicurezza non ammette deroghe o superficialità"

Pubblicato:03-05-2020 15:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:15
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ROMA – “Al di là di quanto si racconta, domani non avverrà la riapertura immediata di tutti i cantieri privati e di quelli più piccoli del pubblico”. E’ quanto fa sapere il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi.

Secondo le stime del sindacato “solo il 30% dei cantieri operativi il 28 febbraio nello specifico i grandi cantieri pubblici e qualche significativo cantiere privato di grandi dimensioni, diversi dei quali non si sono mai fermati hanno già riorganizzato il proprio lavoro per rispettare i protocolli anti Covid. Stimiamo quindi in circa 200mila gli operai edili che potrebbero tornare a muoversi lunedì in piena sicurezza, non di più”.

Per la Fillea “si tratta da un lato di sostenere le imprese ed i lavoratori con la necessaria informazione e assistenza, con formazione specifica e facendosi carico, come committenza pubblica e privata, dei maggiori costi per la sicurezza che si dovranno sostenere. Su questo, chiediamo ad Anas a Comuni e Regioni fino agli stessi committenti privati, di farsi carico senza polemiche delle legittime richieste di aumento costi che verranno dalle imprese e dalle stesse parti sociali”.


Genovesi continua: “Le aziende edili sono infatti chiamate a rispettare per i cantieri privati il protocollo interconfederale del 24 Aprile. Cambieranno le modalità di trasporto da e per il cantiere, gli orari di lavoro, i carichi, le entrate e uscite, dovranno essere riorganizzati gli spazi comuni, dalle mense agli spogliatoi e si dovranno favorire, soprattutto nei piccoli cantieri e nelle aziende artigiane il corretto uso dei Dpi e di tutti gli accorgimenti utili a contrastare la diffusione del Covid. I Comitati dovranno verificare ma soprattutto sostenere un cambiamento importante nelle modalità di lavoro, da fare tutti insieme, datori e operai, impiegati e tecnici, perché la sicurezza non ammette deroghe o superficialità. Il settore dell’edilizia ha una buona tradizione di relazioni industriali e un ottimo sistema bilaterale“.

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