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BOLOGNA – Un’anatra trovata uccisa in un parco cittadino e un’autopsia. Richiesta da un assessore. C’è n’è già abbastanza per sgranare gli occhi. Ma non è finita: l’autopsia dà come esito il fatto che ad uccidere l’anatra (e i suoi 13 piccoli) sarebbe stata una faina e il Comune decide di dare la comunicazione sul suo profilo Facebook. In stile asciutto e serissimo. Risultato: migliaia di condivisioni e ironie da mezza Italia.
Eccola qui la storia incredibile che arrivano da Pomigliano d’Arco, Napoli, e già qualcuno (la pagina ironica dei Socialisti gaudenti) ha fatto notare che tra tutti i Comuni dove poteva succedere è successo proprio in quello di Luigi Di Maio.
Se non fosse che sul profilo Facebook del Comune di Pomigliano d’Arco appare bel bello in alto il post ‘incriminato’ (intitolato molto formallmente ‘Comunicazione‘ scritto in maiuscolo) ci sarebbe da pensare a uno scherzo. Invece, eccolo qua: “Il Comune fa sapere ai cittadini che dall’autopsia fatta effettuare dall’assessore Mariagrazia Tartari sull’anatra uccisa nel Parco Giovanni Paolo II ieri mattina, si riporta che l’animale ed i suoi piccoli sono stati vittime di una faina”.
Vediamo qualche dettaglio in più: Maria Grazia Tartari, di professione veterinaria, è l’assessore all’ambiente del Comune di Pomigliano. Facendo qualche ricerca online, poi, si trova che il ‘fattaccio’ risale alla notte tra martedì e mercoledì e che la notizia aveva destato un certo scalpore: “Uccisi tutti gli anatroccoli e mamma anatra nel parco pubblico di Pomigliano”. La testata ‘Pomigliano live’ ci aveva fatto addirittura una diretta Facebook, dove il cronista arrabbiato e colpito (“Oggi doveva essere festa ma non è festa”) annuncia che la mamma anatra e i suoi 13 anatroccoli (sistemati da pochi giorni nel parco pubblico) sono stati ‘brutalmente massacrati’.
La diretta Facebook del Primo maggio di Pomigliano Live:
Il sospetto è stato da subito che si fosse trattato non di un ‘agguato’ da parte di animale (un cane randagio, o appunto una faina), ma da parte di qualcuno che volutamente aveva fatto fuori i palmipedi. In primis perchè l’anatra e i paperotti erano dentro una gabbia, secondo perchè nel collo di mamma anatra era stato trovato un ferro (così diceva il giornalista). Erano state poi ricordate alcune precedenti bravate di ragazzini sorpresi a dare i calci alle oche. Di qui probabilmente la decisione dell’assessore all’Ambiente di far fare l’autopsia che ha svelato il mistero. Ieri dopo che è stato sciolto il mistero, è arrivata la comunicazione ufficiale del Comune. E il post, che ha migliaia di condivisioni e commenti di ogni tipo, in poche ore è diventato virale.
Tra gli utenti, c’è chi chiede ‘tolleranza zero‘ verso le faine, chi invita alla cautela oltre a chi difende la faina (“Io non esprimerei giudizi avventati prima di aver ascoltato i legali della faina”), chi fa ironia prendendo in giro gli slogan razzisti (“Queste faine che vengono a casa nostra a fare i loro porci comodi! Le nostre anatre sono sempre più in pericolo! Tornassero a casa loro! #primalenostreanatre“) e quelli di Matteo Salvini (“#èfinitalapacchia“) e chi se la prende con il Comune
Poi c’è chi fa ironia ai programmi ‘onnipresenti’ sui casi di cronaca (“Giusto in tempo per la puntata di Quarto grado di domani. Non perderò la diretta di Remo Croci dal laghetto del parco” oppure “Vespa ha già pronto il plastico ritraente l’efferato delitto”) e chi se la prende con la scelta del Comune: “Caso mai avete delle scuole fatiscenti e poco sicure. Soldi ben spesi che dire“.
Spuntano anche i complottisti che non credono alla spiegazione ufficiale: “Per non dire che la Villa è incustodita, vi entrano cani e porci si sono inventati la storia della faina, ma non vi vergognate? Io non credo a questa versione, saranno stati i soliti ragazzini delinquenti figli di baldracche e camorristi”.
Altri, infine, chiedono sicurezza in generale: “I cittadini di Pomigliano chiedono le telecamere funzionanti in tutte le strade e luoghi pubblici del paese.. Vogliamo sicurezza faina o no”.
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