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Lunedì nuove consultazioni al quirinale; Pd, Martina: “Chiedo fiducia, coi cinque stelle capitolo chiuso”

Edizione del 3 maggio 2018

Pubblicato:03-05-2018 16:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:50
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LUNEDÌ NUOVE CONSULTAZIONI AL QUIRINALE

Nuovo giro di consultazioni lunedì prossimo al Quirinale. Sergio Mattarella ascolterà tutti i gruppi parlamentari in una sola giornata, il 7 maggio. Un percorso rapido, per verificare se i partiti siano in grado di proporre nuove prospettive di maggioranza. A due mesi dal voto, infatti, il quadro politico è immutato: dopo gli incarichi esplorativi affidati ai presidenti delle Camere, ora il Capo dello Stato ribadisce l’invito ai partiti perche’ escano dallo stallo e trovino un accordo per dare un governo al Paese.

PD. MARTINA: CHIEDO FIDUCIA, COI CINQUE STELLE CAPITOLO CHIUSO

Rifondare il Pd, cambiarlo insieme. Dopo le polemiche dei giorni scorsi Maurizio Martina fa appello alla direzione nazionale per una nuova fiducia nel gruppo dirigente, almeno fino all’assemblea nazionale. Martina vede il rischio del voto anticipato e sottolinea che il Pd deve stare unito, superando la logica della scissione in casa. Quanto alle consultazioni, Martina chiude il capitolo dei rapporti con il Movimento Cinque Stelle e sbarra la strada al sostegno di un governo con Salvini, Berlusconi e Meloni: ‘non vedo il capitale umano’, dice.


UE: ITALIA RISCHIA PER INCERTEZZA POLITICA

“L’incertezza della politica e’ diventata piu’ pronunciata e, se prolungata, potrebbe rendere i mercati piu’ volatili e incidere sul sentimento dell’economia”. E’ l’avvertimento lanciato dalla Commissione Europea all’Italia nelle previsioni economiche di primavera. Dopo l’accelerazione della crescita nel 2017, l’economia italiana dovrebbe continuare a crescere allo stesso ritmo dell’1,5% quest’anno, ma il pil scenderà all’1,2% nel 2019. Durissimo il commissario agli Affari monetari Pierre Moscovici: “Nel 2018- dice- lo sforzo strutturale atteso e’ pari a zero”.

GIOIA TAURO, UN GHETTO PER 3.500 MIGRANTI

I grandi ghetti di lavoratori migranti nella Piana di Gioia Tauro rappresentano “uno scandalo italiano dimenticato dalla politica”. E’ la denuncia dell’organizzazione umanitaria Medici per i diritti umani (Medu). Si tratta di almeno 3.500 persone che dopo essersi spezzati la schiena per ore nella raccolta di agrumi e kiwi, vivono ancora in tendopoli, in capannoni o vecchi casali abbandonati tra cumuli di immondizia, bagni fatiscenti, materassi in terra o su vecchie reti. Un ghetto, riporta il Sir, dove si respira l’odore nauseabondo di plastica e rifiuti bruciati, senza acqua potabile, a volte senza luce. “Uno scandalo italiano”, denuncia il Medu.

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