ROMA – Ridere per almeno 10 minuti al giorno fa bene alla salute: si dorme meglio, si ha più energia, il respiro è più lungo e profondo, dà liberazione e leggerezza. La digestione migliora, anche il transito intestinale ne beneficia, perché le risate stimolano la peristalsi e si diventa regolari. Per non parlare della pelle, che assume più limpidezza poiché la risata permette di espellere le tossine. È un sogno che può diventare realtà se si pratica lo yoga della risata, e sabato e domenica (5 e 6 maggio) sarà possibile conoscerlo e provarlo al primo Festival Italiano di Yoga della Risata all’Hotel Michelacci di Gabicce Mare (Pesaro Urbino).
La due giorni, a cui è possibile partecipare anche solo il sabato o la domenica, è stata fortemente voluta e organizzata da Lara Lucaccioni, master trainer e ambasciatrice di Yoga della Risata, supportata dall’Associazione di promozione sociale YoRido. Lucaccioni ha puntato sulla data del 6 maggio poiché è la Giornata mondiale della Pace nel mondo attraverso la Risata. Lo yoga della risata nasce come pratica di gruppo fondata dal medico indiano Madan Kataria che, spulciando la letteratura esistente sul tema, ha scoperto come il fisico non distingua tra risata spontanea e risata autoindotta. “Ogni sessione dura 75 minuti e si suddivide in tre fasi- spiega Lucaccioni alla Dire- si parte dal riscaldamento ed esercizi di risate per creare il gruppo. L’obiettivo in questa prima fase è portare il corpo a ridere. La risata non è stimolata attraverso la comicità e gli esercizi di risata si alternano a quelli di respirazione. A livello fisiologico, infatti, la risata è un’espirazione, un modo per ripulire i polmoni e immettere più ossigeno nel nostro corpo”.
“Si può definire la meditazione della risata e grazie al contatto visivo e a chi riesce ad innescare la risata si ride per 10 minuti. Questo- continua la master trainer- è il tempo minimo affinché il nostro corpo produca la biochimica della gioia: endorfine e serotonina, un antidepressivo naturale che ci permette di abbassare i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress). Dopo 10 minuti siamo pieni di energia e positivi nella relazione con l’altro”.
“È una fase di scarico e di rimessa in equilibrio del sistema- assicura Lucaccioni- ci permette di uscire carichi e centrati”. Lo yoga della risata nasce come pratica di gruppo, ma nel tempo è opportuno introdurla anche nella vita quotidiana: ridere per 10 minuti in maniera autoindotta tutti i giorni. “Ispiro aria nei polmoni, trattengo un po’ d’aria, faccio un sorriso e rido. In questo modo la giornata diventa positiva e ci relazioneremo meglio con gli altri, gestendo in modo più adeguato i problemi e la negatività. I pensieri negativi scivoleranno via”, chiosa l’esperta. Il lavoro è sostanzialmente sul diaframma, sul plesso solare, perché la risata sbloccando il diaframma permette di gestire meglio le emozioni e, in alcuni casi, può liberare le persone dalle emozioni bloccate. In più “nella sessione c’è la giocosità che permette di contattare il nostro bambino interiore”, conclude Lucaccioni.
Lo Yoga della risata è molto praticato nel sociale: case di riposo, scuole, ospedali, con la disabilità fisica e psichica, nelle aziende e nelle carceri. Nel sito www.laralucaccioni.com sono geolocalizzati tutti i club della risata gratuiti, il cuore del movimento, e sono oltre 400 in tutta Italia.
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