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Roma, ambulante muore sul lungotevere dopo blitz anti-abusivi. Gli amici: “Investito da Polizia”. Questura: “Infarto”

Per i suoi compagni sarebbe stato investito da una motocicletta della polizia all'altezza di via Beatrice Cenci

Pubblicato:03-05-2017 15:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:10

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ROMA –  Un ambulante senegalese di 52 anni è morto questa mattina poco prima delle 13, probabilmente a causa di un infarto, durante un blitz antiabusivismo della polizia municipale. Il fatto è accaduto a lungotevere de’ Cenci, nel pieno centro storico di Roma.

Gli operatori del 118, avvisati da un passante, quando sono arrivati hanno trovato l’uomo già privo di vita.


LA RABBIA DELLA COMUNITA’: “INVESTITO DA MOTO DELLA POLIZIA”

Alla notizia della morte è esplosa la rabbia di una trentina di nordafricani che si sono riversati sul lungotevere e hanno accusato i vigili urbani per la morte del 52enne. Sul posto sono arrivati alcuni blindati della polizia con gli agenti in tenuta antisommossa.

Secondo le forze dell’ordine, l’uomo avrebbe avuto un malore; mentre per i suoi compagni sarebbe stato investito da una motocicletta della polizia all’altezza di via Beatrice Cenci. Nella via, a qualche ora di distanza dal decesso, è ancora visibile in terra la coperta termica con cui è stato coperto il cadavere.

LE RICOSTRUZIONI

L’uomo, un venditore ambulante senegalese, era in tarda mattinata su ponte Fabricio, il ponte pedonale che porta all’isola Tiberina, quando è incappato in un controllo anti ‘bancarelle’. Lui e altri sono fuggiti dal ponte, lasciando il lungotevere per le vie più interne. Qui le versioni della polizia e dei suoi compagni senegalesi divergono. Nella via, a qualche ora di distanza dal decesso, è ancora visibile in terra la coperta termica con cui è stato coperto il cadavere (foto in alto).

QUESTURA: MORTE SENEGALESE NON COLLEGABILE A CONTROLLI VIGILI

La morte del cittadino senegalese “non è in alcun modo collegabile alle operazioni della Polizia locale in corso questa mattina. Le testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra mobile e del commissariato Trevi, infatti, concordano sul fatto che l’uomo è stato visto accasciarsi al suolo mentre si trovava da solo. Pertanto, è da escludere che il decesso sia derivato da azione di terzi. La salma è stata comunque posta a disposizione dell’Autorità giudiziaria per l’esame autoptico”. Lo precisa in una nota la Questura di Roma.

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