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Un guasto al treno e un bus che si sbaglia, pendolari costretti a fare l’autostop

REGGIO EMILIA - Ben 40 pendolari

Pubblicato:03-05-2016 14:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:40

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treno deraglia

REGGIO EMILIA – Ben 40 pendolari abbandonati sui binari e costretti a tentare l’autostop per andare al lavoro. E’ successo stamattina su una linea di Tper e la denuncia arriva da Federconsumatori che scrive: “Il treno che da Guastalla porta a Reggio Emilia è nuovamente in panne. Siamo stati contattati da alcuni membri del comitato pendolari della zona. I pendolari saliti sul treno partito da Novellara alle 8.16, all’altezza di San Giovanni di Novellara sono già fermi. C’è un guasto”. A bordo, continua il resoconto dell’associazione, ci sono 40 persone, lavoratori e studenti, bloccati su un binario dove non passa alcun mezzo.

TrenoTper contatta Seta (la società che gestisce il servizio bus), perchè invii un mezzo in soccorso dei pendolari bloccati, ma la comunicazione non va a buon fine. Il bus, invece che recarsi alla stazione, rimane sulla provinciale. E al danno si aggiunge la beffa. Infatti, continua Federconsumatori, “non trovando persone ferme lungo la strada il bus torna indietro vuoto. I pendolari però erano rimasti al binario, al sicuro, lontani dalle auto che sfrecciano sul rettilineo. Solo alcuni, ormai troppo preoccupati al pensiero di ritardare nuovamente un appuntamento di lavoro o scolastico, si spostano sulla provinciale in cerca di qualcuno che si fermi al segno di autostop“. Dopo oltre tre ore, continua Federconsumatori, “i pendolari sono ancora fermi, bloccati, con tutti i loro appuntamenti ed impegni saltati. Nessun bus, nessun nuovo treno, nessuna ulteriore comunicazione”.


Amarissimo il commento finale dell’associazione dei consumatori: “Sono mesi che seguiamo i gravissimi disagi che i pendolari della zona subiscono. Non si capisce se per risolvere seriamente questo problema, che isola paesi e cittadini virtuosi, che non vogliono o possono permettersi un mezzo proprio si debba aspettare che qualcuno si ferisca nel tentativo di fare l’autostop o se invece ci sia la seria e reale volontà di risolvere definitivamente questo grave problema, che nel 2016 a Reggio Emilia è davvero insopportabile”.

di Mattia Caiulo

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