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A Roma flash mob in via Rasella: “Onore ai Gap, La Russa si dimetta”

Oltre cento persone hanno preso parte alla manifestazione promossa da Alleanza Verdi Sinistra: "Mattarella intervenga"

Pubblicato:03-04-2023 17:43
Ultimo aggiornamento:03-04-2023 17:58

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ROMA – ‘Onore ai Gap. Ora e sempre Resistenza’. Roma, medaglia d’Oro al Valor militare per la Resistenza, risponde così alle parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Un grande striscione con testo rosso su sfondo bianco è stato esposto oggi da cittadini e rappresentanti di Anpi e Anfim a via Rasella, proprio all’angolo con via del Boccaccio, ai piedi dello storico palazzo che porta ancora, visibilissimi, i segni dei proiettili e delle schegge che ricordano l’attacco dei partigiani dei Gruppi di azione patriottica sferrato il 23 marzo del 1944 all’occupante nazifascista, che poi si vendicò con la strage delle Fosse Ardeatine. È andato in scena così alle 16 di oggi il flash mob organizzato dall’Alleanza Verdi Sinistra per chiedere le dimissioni della seconda carica dello Stato dopo le dichiarazioni degli scorsi giorni: parole stigmatizzate anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ma che per i partigiani, i familiari delle vittime delle Fosse Ardeatine e le associazioni e i partiti di centrosinistra, possono avere un solo epilogo: il passo indietro di La Russa.

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“Mattarella sciolga la riserva e dica qualcosa, deve intervenire”, l’appello giunto dai partecipanti al flash mob, che in pochi minuti ha raggiunto le dimensioni di una vera e propria manifestazione. “La Russa non è degno di fare il presidente del Senato, non può ricoprire la seconda carica dello Stato”, le parole al megafono di Angelo Bonelli, leader nazionale dei Verdi. “Le sue parole non sono frutto di un errore, ma di una valutazione storica precisa di quella parte politica che non riconosce le radici storiche della nostra democrazia, ovvero quei partigiani che hanno dato la vita per far eleggere, pensate un po’, anche quello stesso La Russa che ora dovrebbe solo stare in silenzio e dimettersi”.


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Scosso il presidente dell’Anfim, Francesco Albertelli: “Sono state giornate durissime per noi, è stato messo in discussione il principio fondamentale dei caduti delle Fosse Ardeatine, ovvero che sono caduti per segnare una discontinuità della condizione in cui si viveva nella Roma occupata tra il ’43 e il ’44”. Un tentativo di revisionismo, ha sottolineato Albertelli, “quando lo stesso Kappler ha detto che le liste delle Fosse Ardeatine vennero costituite proprio per sferrare un duro colpo a Roma e alla sua resistenza, che la rendeva la città più difficile da governare di tutta Europa”.

Tra le oltre cento persone presenti a via Rasella, anche diversi rappresentanti di Roma Capitale, come l’assessore della Giunta Gualtieri, Andrea Catarci e i consiglieri capitolini Claudia Pappatà (Pd), Michela Cicculli (Sce) e Francesca Leoncini (IV), e della Regione Lazio, con i consiglieri Claudio Marotta (AVS) e Luciano Nobili (IV). Alla manifestazione anche il deputato del Pd, Andrea Casu e l’eurodeputato di S&D, Massimiliano Smeriglio. Per Marotta, tra gli organizzatori del flash mob, “era urgente tornare qui in fretta e furia a via Rasella: tutti gli anni siamo alle Fosse Ardeatine per commemorare l’eccidio, ma oggi era importante essere qui, di fronte agli attacchi che questa destra e La Russa stanno portando da mesi alla nostra storia, per commemorare il sacrificio di tanti e tante giovani che si ribellarono al destino che i nazifascisti volevano per il nostro Paese”.

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