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Borrelli: “A casa anche il 1 maggio. E dal 16 possibile ‘fase 2’, ma dipende dai dati”

Per il Capo della Protezione civile "dovremo continuare a mantenere le distanze“

Pubblicato:03-04-2020 08:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:04

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ROMA – “Dobbiamo stare in casa ancora per molte settimane“. Lo ha detto il Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, intervendo a Radio1. Una prospettiva che ci farà restare tra le mura domestiche almeno fino al 1 maggio.

Il virus “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali” e “dovremo continuare a mantenere le distanze“.

FASE 2 DAL 16 MAGGIO? POSSIBILE, MA DIPENDE DAI DATI

“Siccome c’e’ questa possibilita’ di ritorno, soprattutto per quelli che non sono stati colpiti, bisogna usare misure precauzionali forti. Per questo non voglio sbilanciarmi su aperture e modalita’”. Lo dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a Circo massimo su Radio Capital. 


La situazione, spiega Borrelli, “ci permette di respirare, soprattutto per quanto riguarda le strutture sanitarie e in particolare le terapie intensive, che si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che era molto piu’ forte”. 

Poi “gli esperti ci diranno quali saranno le modalita’ della ripresa. Sicuramente le mascherine servono, ma servono soprattutto i comportamenti responsabili. Le mascherine sono ancora un problema, non per i sanitari perche’ stanno arrivando carichi importanti”. In ogni caso, sottolinea, “bisogna andare avanti con il massimo rigore. Anche la circolare non sposta i termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che la catena dei contagi ci sfugga di mano”, Insomma, dice ancora Borrelli, “l’ora d’aria per i bambini non e’ consentita”. 

Quanto alla possibilita’ che la data del 16 maggio puo’ essere quella giusta per iniziare la fase 2, Borrelli non si sbilancia: “Potrebbe essere prima, potrebbe essere dopo. Dipende dai dati. Non voglio dare delle date. Dobbiamo vedere quando la situazione, attualmente stazionaria, comincera’ a descrescere”, ma, “la decisione va presa dagli esperti che stanno coordinando dall’inizio dell’emergenza la parte tecnico-scientifica”.

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