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VIDEO e FOTO | La protesta non si ferma a Torre Maura. Spostati i rom, Raggi: “Dovevamo salvare i bambini”. Procura indaga per odio razziale

Il presidio è andato avanti fino alle 2 di notte. Questa mattina i residenti sono di nuovo in strada: "Restiamo qui, se ne devono andare"

Pubblicato:03-04-2019 12:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:18

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protesta torre maura
protesta torre maura
protesta torre maura

ROMA – Dopo la giornata di proteste di ieri, proseguita nella notte con l’incendio di un auto e di un camper dopo quelli appiccati ai cassonetti nel pomeriggio, prosegue anche oggi la ‘rivolta’ di Torre Maura, periferia est di Roma, dove i residenti sono furiosi e protestano contro l’arrivo in una struttura di 70 cittadini rom, 33 dei quali bambini.

Nonostante nella notte sia arrivata dal Campidoglio la decisione di spostare i rom in un’altra struttura, anche stamattina in via dei Codirossi diversi cittadini si sono radunati per dire ‘no’ al trasferimento. E per controllare che vengano effettivamente portati via. Dai cittadini volano insulti e provocazioni nei confronti dei rom: “Affacciatevi, scendete”, risposta: “Noi qui ci possiamo stare”.

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Tra telecamere e dirette tv, la mobilitazione dei cittadini di Torre Maura, nonostante la decisione del Campidoglio di spostare i rom, continua: “Siamo qui perché vogliamo vedere se davvero li portano via“, racconta un gruppo di anziane radunate davanti all’ingresso della struttura.


“Devono andare via, non li vogliamo: ci fanno paura”

La rabbia non si placa: “Se ieri eravamo 300 stasera saremo 3mila. Noi non ce li vogliamo i rom, devono andare via”. 

“Qui a Torre Maura abbiamo delle famiglie rom che vivono con noi da anni. Ma sono più puliti di noi, lavorano e non danno fastidio a nessuno. Questi ci fanno paura“, sottolineano alcune anziane. “Per anni abbiamo convissuto con persone che venivano dall’Africa, ma non abbiamo mai avuto difficoltà, riportassero loro”, dice un’altra.

Guarda la diretta Facebook:

Procura Roma apre un fascicolo per odio razziale

La Procura di Roma, ha fatto sapere il sindaco Virginia Raggi, ha aperto un fascicolo per odio razziale sui fatti avvenuti ieri pomeriggio, in serata e poi in nottata a Torre Maura.

Non li vogliamo, fate venire i terremotati“, dicevano ieri pieni di rabbia. Prima cassonetti incendiati, poi l’aggressione all’addetto che portava panini per i nuovi arrivati (i panini sono finiti per terra e sono stati calpestati  al grido di ‘Fateli morire di fame‘) e poi in serata anche auto incendiate.

Il fuoco è stato appiccato alla macchina di una Onlus e a un camper che era lì a fianco, poi il presidio che è andato avanti fino alle 2 di notte in via dei Codirossoni.

Notte di fuoco e poi l’annuncio del Campidoglio: “Li spostiamo”

Una nottata di fuoco nel quartiere a est di Roma, conclusasi dopo gli incendi e le tensioni del pomeriggio di ieri, solo verso l’1.30, quando è arrivato sul posto Stefano Castiglione, capo di Gabinetto del sindaco Virginia Raggi, che ha constatato con mano lo stato del trasferimento dei rom e ha parlato con i cittadini e con diversi militanti di CasaPound. 

Poco dopo è arrivato il comunicato del Campidoglio in cui veniva assicurato che “in merito al trasferimento di circa 60 persone rom dalla struttura di via Toraldo a quella di via dei Codirossoni, l’Ufficio speciale Rom sinti e caminanti ha deciso di ricollocare le persone presenti nella struttura presso altri centri d’accoglienza per persone fragili su tutto il territorio romano”. 

Le operazioni, secondo quanto si apprende, saranno curate dalla Sala operativa sociale a partire da stamattina e si concluderanno in sette giorni. Appresa la notizia, il presidio è stato sciolto, alle 2 circa, tra la soddisfazione dei cittadini rimasti che hanno dichiarato: “Saremo qui tutti giorni per vedere se faranno quanto dichiarato“. Giuseppe Di Silvestre di CasaPound ha aggiunto: “Daremo al Campidoglio i sette giorni di tempo necessari, dopodiché saremo di nuovo qui”.

Raggi: “Sono intervenuta per salvare i bimbi. Ma non cederemo all’odio razziale”

“Sono intervenuta questa notte per evitare che la situazione degenerasse. C’era un clima molto pesante, un clima di odio, e la Procura ha aperto un fascicolo proprio per odio razziale. C’è un clima molto pesante nel quartiere di Torre Maura anche perché è stato gravato per molti anni da problematiche e pressioni sociali”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito ai fatti di ieri a Torre Maura, a margine di un evento in Campidoglio.

“Sono intervenuta per tutelare i tanti cittadini onesti di quel quartiere e i 33 bambini rom che rischiavano la vita e l’incolumità personale- ha sottolineato Raggi- Li stiamo ricollocando in altri centri di tutto il territorio cittadino, perché il dovere dell’amministrazione è quello di tutelare la vita e l’incolumità delle persone”.

“Non possiamo cedere all’odio razziale”

Non possiamo cedere all’odio razziale, non possiamo cedere contro chi continua a fomentare questo clima e continua a parlare alla pancia delle persone, e mi riferisco prevalentemente a Casapound e Forza Nuova”, ha aggiunto Raggi.

Torre Maura, nel pomeriggio ancora momenti tensione tra cittadini e rom

Ancora momenti di tensione a Torre Maura, davanti al fabbricato di via di Codirossoni all’interno del quale circa 70 persone di etnia rom attendono di essere trasferite in altre strutture. Ad accendere la miccia, la presenza nel cortile esterno della struttura di alcuni ragazzi rom usciti all’esterno della palazzina in cui sono stati trasferiti nella giornata di ieri. Immediata la reazione dei cittadini in presidio che si sono avvicinati alla recinzione perimetrale e hanno iniziato ad urlare all’indirizzo dei rom minacce e insulti. La situazione, contenuta dall’intervento della Polizia, è tornata alla calma quando gli ospiti della struttura sono rientrati all’interno dello stabile.

Torre Maura, arriva bus per trasferimento rom: applausi dei cittadini

È stato accolto dagli applausi dei cittadini il furgone della Sala operativa Sociale del Comune di Roma che prenderà in carico il primo gruppo di persone di etnia rom che sarà trasferito a breve dalla struttura di via dei Codirossoni, a Torre Maura, verso un altro Centro di accoglienza comunale. Secondo quanto si apprende, il primo gruppo sarà composto da 9 persone, per la maggior parte uomini.

Torre Maura, cori fascisti fuori da centro via dei Codirossoni

“Fascismo e rivoluzione”, “Boia chi molla” questi i cori intonati da diversi rappresentanti di Forza Nuova all’esterno della struttura di via dei Codirossoni a Torre Maura. I cori sono stati intonati dopo la partenza dei primi furgoni della Sala operativa sociale, che hanno trasportato alcune persone di etnia rom verso altre strutture di accoglienza.

Torre Maura, calci e manate contro furgone sala operativa sociale

Calci e manate contro il furgone della Sala Operativa Sociale che ha portato via dalla struttura di via dei Codirossoni il secondo gruppo di persone di etnia rom verso altre strutture di accoglienza del Comune di Roma. Il mezzo è stato scortato da un’auto della Polizia di Roma Capitale.

Torre Maura, braccia tese e inno nazionale in via dei Codirossoni

Braccia tese e inno di Mameli in via dei Codirossoni, dopo la partenza del mezzo della sala operativa sociale che sta trasportando verso altre strutture di accoglienza, alcune persone di etnia Rom arrivate ieri nella struttura di Torre Maura. I saluti romani e l’inno nazionale sono stati intonati da un gruppo di appartenenti a Forza Nuova ma a loro si sono uniti anche diversi cittadini del quartiere.

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