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Gabrielli incontra Marino: Roma complicata, spero non sia mia via Crucis…

"Credo che l'avverbio che ci deve accompagnare sia

Pubblicato:03-04-2015 08:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:14

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marino gabrielli“Credo che l’avverbio che ci deve accompagnare sia lavorare insieme, ognuno nelle proprie funzioni e responsabilità, renderemo un servizio a questa città complicata ma fatta anche di tanta gente che anche nelle difficoltà ha un approccio molto corretto. In questo senso dovremmo essere sempre al loro servizio”. Queste le parole del neo prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in occasione dell’incontro avuto questa mattina con il sindaco Ignazio Marino.

“Spero non sia la mia Via Crucis…” ha poi scherzato Gabrielli, rispondendo a chi gli chiedeva se si sentisse pronto agli eventi che aspettano la città in questo fine settimana, a partire dalla Via Crucis di oggi e alla partita Roma-Napoli.

“Non credo che si debbano fare proclami, le cose che ho detto ieri le ribadisco: servono condivisione e dialogo- ha detto ancora il prefetto- I problemi sono tanti, non serve fare la distinta. Vediamo le priorità e affrontiamoli di volta in volta, li risolviamo e poi diciamo di averli risolti più che proclamarne la risoluzione”.


La città di Roma “in ogni momento si arricchisce di ulteriori criticità- ha aggiunto Gabrielli- Oggi potremmo dire che siamo ai tempi dell’Isis, quindi di una minaccia importante. Però il nostro è anche un Paese senza memoria, perché forse ci siamo già dimenticati della metropolitana di Londra, di quello che sono state certe situazioni che per certi aspetti sono state molto più gravi di quelle di questi giorni. Quindi non dobbiamo trasmettere un messaggio allarmistico, ma di consapevolezza. Inoltre tra le priorità c’è la questione di Mafia Capitale su cui voglio prima leggere le carte e interloquire con l’autorità giudiziaria”. Tanti problemi, dunque, ma Gabrielli ha detto di sentirsi “comunque onorato, e non potrei essere altrimenti, perché ricoprire la carica di prefetto della Capitale del Paese credo che per un funzionario dello Stato sia un riconoscimento importante. Quindi di questo sono grato ma, allo stesso tempo, consapevole di quello che comporterà”.

Rispetto al rapporto con Marino, infine, il neo prefetto ha concluso dicendo di “essere molto grato dell’accoglienza che mi ha riservato il sindaco, perché è fondamentale il dialogo con le Istituzioni a partire da chi ha la responsabilità. Il sindaco è oggi il front office delle istituzioni nel Paese. Se poi è il sindaco di Roma, credo che questo front office abbia una dimensione ancora più importante”.

Marino anche oggi ha ribadito soddisfazione per la scelta. “Sono felice di accogliere in Campidoglio in questa sua prima giornata di impegno diverso il prefetto Gabrielli, e come sindaco sono particolarmente orgoglioso che il ministro dell’Interno e il presidente del Consiglio abbiano scelto per questo incarico così importante Franco Gabrielli. Tutti voi sapete che ritengo che le persone debbano essere scelte sulle basi di quello che hanno fatto nella vita, del loro curriculum, della loro professionalità- ha sottolineato Marino- e in un momento in cui Roma deve affrontare sfide come quella epocale del terrorismo, quella altrettanto epocale dell’immigrazione, la sfida che ci ha offerto straordinariamente papa Francesco con il Giubileo e la sfida quotidiana, come ha detto bene il prefetto, degli ultimi, ovvero delle persone che in questa città percepiscono insicurezza ma che hanno il diritto di migliorare la qualità della loro vita, credo che una persona come il prefetto Gabrielli proprio per il suo lavoro nelle forze dell’ordine e nei servizi e poi nella Protezione civile abbia tutte le caratteristiche per consentire a Roma di essere all’altezza dei suoi compiti di Capitale della Repubblica”.

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