“Basta cyberattacchi alla Russia”: se il Segretario della Difesa americano difende… Putin

Hegseth ha ordinato al Cyber Command degli Stati Uniti di interrompere le operazioni offensive contro la Russia. Scommettendo che la Russia ricambi il favore

Pubblicato:03-03-2025 10:52
Ultimo aggiornamento:03-03-2025 19:48

Hegseth
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ROMA – Il Segretario alla Difesa americano “difende” la Russia dagli Stati Uniti. Il giro del mondo, un vero stravolgimento della politica estera Usa. Pete Hegseth (una delle nomine più controverse di Trump) ha ordinato al Cyber Command degli Stati Uniti di interrompere le operazioni offensive contro la Russia. Lo hanno confermato al New York Times un funzionario e due ex funzionari.

Le direttive di Hegseth sono parte di una più ampia revisione delle operazioni contro la Russia, e non sono mai state spiegate pubblicamente. E – particolare di non poca rilevanza – sono state emanate prima dello scontro epocale tra Trump, Vance e Zelensky nello Studio Ovale.

Non è chiaro quale sia l’esatta portata e durata dell’ordine del Dipartimento della Difesa, anche perché il confine tra operazioni informatiche offensive e difensive è spesso sfumato, scrive il Nyt. Ma è chiaro che tenere in piedi l’accesso alle reti russe per scopi di spionaggio è fondamentale per capire le reali intenzioni di Putin nei negoziati e monitorare le discussioni interne al Cremlino su quali condizioni imporre e quali concessioni fare. Questa decisione di ridurre le operazioni informatiche contro la Russia è un azzardo enorme.

“Di fatto – scrive il New York Times – si punta tutto sulla possibilità che Putin ricambi il favore, allentando la cosiddetta guerra ombra contro gli Stati Uniti e gli alleati europei”.

Secondo funzionari statunitensi, Mosca non ha mai allentato la presa cyber sulle reti americane, anche con l’avvento alla Casa Bianca di Trump. Nell’ultimo anno, gli attacchi ransomware contro ospedali, infrastrutture e città americane sono aumentati.

Nelle ultime settimane peraltro l’amministrazione Trump ha cominciato a smantellare i programmi dell’FBI e di altre agenzie che tra le altre cose informavano l’opinione pubblica sulla propaganda russa. L’ordine del Pentagono ora bloccherebbe ogni ulteriore iniziativa del Cyber Command contro le campagne di influenza russa.

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