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Chi era Bruno Astorre, il senatore dei Castelli: una vita per politica e territorio

Tra otto giorni avrebbe compiuto 60 anni

Pubblicato:03-03-2023 17:03
Ultimo aggiornamento:04-03-2023 19:06

Bruno Astorre
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ROMA – Una vita dedicata alla politica e all’impegno per il suo territorio, il Lazio, e in particolare i Castelli e la provincia di Roma. Nato a Colonna (Roma) l’11 marzo del 1963, tra otto giorni Bruno Astorre avrebbe compiuto 60 anni: sei decenni, di cui la maggior parte trascorsi a difendere e portare avanti le istanze dei ‘suoi’ cittadini.

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CHI ERA BRUNO ASTORRE

Cattolico e da sempre impegnato nel volontariato, dirigente giovanile della Democrazia cristiana per poi aderire al Partito popolare, Astorre inizia la sua carriera istituzionale nel 1995, quando viene eletto consigliere comunale nella sua cittadina, Colonna.

Solo tre anni dopo entra da primo degli eletti nel Consiglio provinciale di Roma, poi nel 2003 viene eletto consigliere regionale con la Margherita. Rieletto alla Pisana nelle liste de L’Ulivo nel 2005, entra nella Giunta regionale del Lazio guidata da Piero Marrazzo come assessore ai Lavori pubblici e alla Casa; nel 2007 contribuisce alla nascita del Partito democratico, che non lascerà mai più. L’esperienza in Giunta si interrompe a settembre del 2009, quando succede a Guido Milana come presidente del Consiglio regionale fino a fine legislatura. Nel 2010 si candida per la terza volta in Regione, risultando primo degli eletti del Pd e ottenendo il ruolo di vicepresidente del Consiglio.

L’ELEZIONE AL SENATO

Con la travagliata conclusione anticipata della presidenza di Renata Polverini, la carriera politica di Astorre si sposta sul piano nazionale: nel 2013, dopo il successo alle ‘parlamentarie’ dem nella provincia di Roma, viene candidato ed eletto al Senato della Repubblica. Un risultato replicato anche nel 2018 e, da ultimo, alle politiche dello scorso settembre. Nel 2021 il matrimonio con la compagna di vita e di partito Francesca Sbardella, sindaca di Frascati, dove la coppia viveva.

IL RUOLO NEL PD

L’impegno per il suo territorio nel frattempo non è mai venuto meno, portandolo nel dicembre 2018 a diventare segretario del Partito democratico del Lazio, incoronato dal 70% degli oltre 60mila partecipanti alle primarie: un ruolo che ha ricoperto fino a oggi, contribuendo durante il suo mandato all’elezione di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma, impegnandosi sempre in prima persona per il suo partito, per i suoi elettori e per la sua gente.

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