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La felicità in fabbrica? Si può secondo Fabio Storchi

Presentato a Roma il libro dell'ex presidente di Federmeccanica

Pubblicato:03-03-2023 10:37
Ultimo aggiornamento:03-03-2023 10:37
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ROMA – Si è tenuta a Roma la presentazione del libro di Fabio Storchi, già presidente di Federmeccanica, dal titolo ‘La Passione per il rinnovamento’ (Marsilio Editori). Nel saggio vengono ripercorsi gli accordi per lo storico rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici del 2016. Presenti: Maurizio Landini segretario generale Cgil, Rocco Palombella segretario generale Uilm, Maurizio Stirpe vicepresidente per il Lavoro e le Relazioni Industriali di Confindustria, e Tiziano Treu presidente del Cnel.

“Ero già deluso, da tempo, per come il Partito Democratico trattava i temi del lavoro. Ho ascoltato poi Andrea Orlando (Pd) sulle dichiarazioni di voto sul Dl ex Ilva alla Camera: sembrava provenire dalla Luna, proprio lui, ex ministro del Lavoro” ha detto Rocco Palombella, che a proposito della nuova leadership di Elly Schlein, ha aggiunto: “Saremo attenti a verificare come si muoverà il nuovo Pd, come considererà il sindacato. E’ necessaria attenzione sui problemi dell’industria”.

LA SETTIMANA LAVORATIVA DI 4 GIORNI

Nella stessa occasione, Maurizio Stirpe, sulla settimana corta lavorativa (4 giorni la settimana), ha affermato che “serve ragionare sulla qualità del lavoro e non sulla quantità. Verso una cultura del risultato, in una evoluzione del rapporto del lavoro”. Maurizio Landini, segretario generale Cgil, ha invece dichiarato che “c’è la necessità di un nuovo patto fiscale sul lavoro, lavoro che deve costare meno al datore. Affrontare una complessità come quella di oggi per il mondo del lavoro è molto difficile. Sull’orario di lavoro penso che deve esserci un tempo di lavoro e di vita. Non escludo che l’orario di lavoro per ciascuna persona possa essere meno delle attuali 40 ore settimanali. Insieme agli orari per la formazione. Le cose però possono cambiare in meglio: da 40 ore fino anche a 37″.


STORCHI: “PROMUOVERE LA CENTRALITÀ DELLE PERSONE”

Fabio Storchi ha sottolineato l’importanza della ‘felicità in fabbrica‘. “San’Agostino sostiene che la felicità è un bisogno insopprimibile e quindi non ci sono uomini che non vogliano essere felici. Ancor prima di lui Aristotele diceva che la felicità è la massima aspirazione degli esseri umani; per tale motivo riteneva che fosse fondamentale potenziare le qualità che ogni essere umano possiede. Insomma avere uno stile di vita adeguato. Le imprese lungimiranti negli ultimi anni hanno pensato e successivamente creato i presupposti perché i loro collaboratori trovassero una parte di quella felicità nelle aziende come momento di realizzazione e di crescita sia professionale che morale. Elementi fondamentali per infondere la serenità possibile nelle loro case. Dobbiamo, quindi, promuovere ancora con maggiore convinzione e soprattutto determinazione la centralità della persona ed il suo coinvolgimento nei processi di innovazione e di riorganizzazione. L’uomo deve sentirsi parte della profonda trasformazione che interessa ed interesserà sempre l’economia e il mondo dell’impresa. Impresa che fuor di dubbio potrà trarre ulteriore vantaggio dal bagaglio di esperienza e di competenza che la persona porta puntualmente in dotazione: a lei stimolare quella partecipazione che può solo migliorare la sua prestazione professionale. In fabbrica va rilanciato con maggior convinzione ‘il fare insieme’, perché grazie al contributo di tutti i soggetti partecipanti alla vita aziendale si renderà l’impresa più performante e competitiva. Solo così si mantengono le posizioni di leadership sul mercato: creando un valore non solo materiale. Le fabbriche devono essere ‘luminose’ e al loro interno far prevalere il benessere e la ‘libera espressione’. L’impegno che ci dobbiamo assumere è quello di porre l’umanità al centro; solo così possiamo competere con il futuro e la parola d’ordine può essere solamente far stare bene coloro che lavorano per noi creando un forte senso di appartenenza”.

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