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Una genetta pardina salvata dai Carabinieri a Fiumicino

Il mammifero originario dell'Africa era fuggito durante le operazioni di sbarco

Pubblicato:03-03-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:03-03-2022 18:58

genetta pardina
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ROMA – Non era uno “strano gattino maculato” quello che nell’area della cargo city dell’aeroporto di Fiumicino si era rifugiato sotto una cassa. Era una genetta pardina, un mammifero dell’ordine dei Viverridi, specie non disciplinata dalla CITES, originaria dell’area centro occidentale dell’Africa.

Lo hanno scoperto i carabinieri forestali del Distaccamento CITES di Fiumicino, contattati dall’Ente aeroportuale Aeroporti di Roma, dopo l’avvistamento del piccolo carnivoro, parente alla lontana degli zibetti.

L’esemplare, lungo circa 20 centimetri, era un cucciolo di pochi mesi, visibilmente affamato e debilitato. Una volta individuato è stato portato nei locali del Distaccamento CC CITES e rifocillato. Appena ha riacquistato vigore, i carabinieri forestali hanno condotto una breve indagine per sapere da dove provenisse quel cucciolo esotico, e sono riusciti a risalire ad un’importazione di alcuni giorni precedenti, con la quale erano stati importati in Italia 19 esemplari di genetta pardina, spedizione dal quale il cucciolo era scappato durante le operazioni di sbarco.


È stato contattato il proprietario dei cuccioli, che si è subito adoperato a recuperare il “disperso”, inviando presso il Distaccamento lo spedizioniere che aveva curato la gestione e l’introduzione degli altri esemplari della stessa specie pochi giorni. I militari, assicuratisi della buona salute del cucciolo, lo hanno affidato all’incaricato, che lo avrebbe assicurato al legittimo proprietario.

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