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Nella biblioteca di Farfa la storia antichissima dell’abbazia e del suo scriptorium

Viaggio nel sito statale che conserva i manoscritti redatti con la scrittura romanesca farfense

Pubblicato:03-03-2022 14:11
Ultimo aggiornamento:03-03-2022 14:14

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FARFA – Iste est quem tibi promiseram locus. Questo è il luogo che ti avevo promesso. San Tommaso da Moriana è a Gerusalemme quando una visione della Madonna gli indica la strada per un lontano monastero, dedicato alla Vergine ma distrutto dai Longobardi. Tre cipressi segnano il punto esatto e il monaco proveniente dalla Savoia nel 680 riesce a ricostruire l’antica chiesa, fondata presumibilmente intorno al 560-570 dopo Cristo da San Lorenzo Siro. Ed è esattamente lì che l’Abbazia di Farfa si trova tuttora, cinta dal verde della Sabina e circondata dal borgo che porta il suo nome. Tra i più antichi e importanti siti del Medioevo, l’imponente monastero in provincia di Rieti conserva tra i suoi ambienti anche la Biblioteca statale del monumento nazionale di Farfa.

Passata al patrimonio dello Stato nel 1964, la Biblioteca rappresenta una preziosa testimonianza della vita monastica scandita dalla Regola benedettina che contemplava la presenza di testi per la formazione, lo studio e la preghiera. Così, già nell’VIII secolo l’Abbazia di Farfa si dedica anche alla produzione di testi attraverso il lavoro degli amanuensi, che nello Scriptorium del monastero realizzano una grande quantità di manoscritti. È in questo contesto di vivacità intellettuale e culturale che nasce la Scrittura romanesca farfense. “Già nel secolo VIII, sotto l’abate Alano, si costituì anche in questa abbazia lo Scriptorium, che ebbe poi il suo massimo sviluppo nel secolo XI sotto l’abate Ugo I con il fiorire di una scrittura caratteristica proprio di questo luogo, classificata dai paleografi come Scrittura romanesca farfense, una specie di corsivo con i caratteri della scrittura romanesca”, racconta all’agenzia Dire don Andrea Eugenio Gargiulo, direttore della Biblioteca statale del Monumento nazionale di Farfa.

“Molti codici sono stati prodotti in questo Scriptorium- spiega ancora il Padre Priore- ma purtroppo ne restano pochi. Soprattutto uno che ha un particolare rilievo ed è proprio dell’XI secolo: si tratta di un Innario in cui in una miniatura si ravvisa la prima immagine della Madonna di Farfa, a cui appunto l’Abbazia è stata dedicata”. È a Lei, come racconta la tradizione, che il monastero deve la sua rinascita.


 A oggi la Biblioteca possiede un patrimonio di circa cinquantamila volumi, tra cui ottomila volumi del fondo storico e un fondo manoscritti che ne conta 350 in volumi e 234 sciolti. E poi 46 incunaboli, 581 cinquecentine e 2.198 opuscoli, oltre a circa duecento titoli di periodici italiani e stranieri. “Per la mole del materiale librario depositato abbiamo realizzato un ampliamento della Biblioteca stessa, che è quasi ultimato, e un riordino di tutto il materiale. Ma questo patrimonio- dice il direttore- non lo custodiamo solamente come un cimelio, ma lo rendiamo disponibile non solo a studiosi, ma anche agli studenti che vengono qui per approfondire alcune materie”.

 Le opere più significative della Biblioteca sono fruibili grazie a una sala espositiva che viene resa accessibile anche al pubblico attraverso visite guidate. “E per le scolaresche- tiene a dire infine il direttore- organizziamo anche dei laboratori di scrittura che si sono un po’ interrotti per la pandemia, ma che certamente presto rifioriranno”.

Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto ‘Biblioteche d’Italia’ è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/bibliotecheditalia. Il documentario sulla Biblioteca statale del monumento nazionale di Farfa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia. Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca sarà giovedì 10 marzo 2022.

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