NEWS:

De Magistris: “L’Italia va in guerra, ma non si deve sapere”

L'ex sindaco di Napoli, presidente del movimento demA: "I conflitti sono quasi sempre illegali, chi è contrario lo è sempre"

Pubblicato:03-03-2022 10:21
Ultimo aggiornamento:03-03-2022 10:50

Luigi de Magistris
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – “L’Italia va in guerra, ma non si deve sapere, tutti zitti e buoni. Ma non avrete il silenzio di chi non condivide quello che fate“. Lo afferma in una nota il presidente del movimento demA Luigi de Magistris. “La priorità – prosegue – è fermare subito la guerra, il popolo ucraino che sta subendo una sofferenza inaudita. Chi è pacifista è contro la guerra, sempre. Le guerre sono quasi sempre illegali ed in violazione del diritto internazionale. Lo sono state le guerre scatenate dalla Nato, lo è ovviamente la guerra scatenata nel cuore dell’Europa da Putin”.

LEGGI ANCHE: Ucraina, Anpi avverte Letta: “L’invio di armi può esporre l’Italia all’atomica”

“Nella nostra Costituzione – dice l’ex sindaco di Napoli – è scritto che l’Italia ripudia la guerra, ma il Governo e il Parlamento tutto, tranne poche eccezioni, l’hanno trasformata in: l’Italia ripudierebbe la guerra. Le guerre vanno sempre ripudiate. L’Occidente ha fatto molto poco per scongiurare questa guerra, che si poteva e doveva evitare e sta facendo molto poco per trovare una soluzione. Subiamo la subalternità alla Nato e quindi agli Stati Uniti e un’assenza di leadership europea autorevole. All’escalation di Putin – aggiunge de Magistris – non si risponde con un’altra, seppur diversa, escalation. La resistenza dell’Ucraina è un diritto, ma armare l’esercito ucraino, come ha deciso di fare l’Unione europea, significa rischiare di trasformare l’Ucraina nell’Afghanistan d’Europa, con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi, con il rischio dell’allargamento del conflitto”.


LEGGI ANCHE: Putin come Hitler, quel passaggio di Draghi scritto ma non detto

“Se si vuole isolare chi ha usato l’orrore della guerra lo si fa con le armi della nonviolenza, della diplomazia e della politica – è l’opinione dell’ex pm -. L’Occidente, in particolare Francia e Germania, sostengano con forza i fragili negoziati in corso tra russi e ucraini. Convocare una conferenza internazionale immediata tra russi e ucraini, con Onu e Unione Europea al tavolo, con la mediazione della Cina, per un immediato cessate il fuoco, per corridoi umanitari e soccorsi alla popolazione, il riconoscimento dell’Ucraina come Stato europeo, aperto e neutrale, perno della costruzione della nuova sicurezza in Europa e ponte di pace verso la Russia, senza il suo ingresso nella Nato, e autonomia vera e piena ai territori del Donbass. I popoli intanto si devono mobilitare per la pace contro la guerra e spingere gli Stati a negoziare”, conclude de Magistris.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it