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Il Veneto ha 850.000 cani: progetto di legge per proteggerli dai maltrattamenti

I consiglieri regionali di minoranza hanno presentato un pdl composto da 35 articoli che sancisce il diritto alla dignità degli animali da compagnia

Pubblicato:03-03-2021 16:29
Ultimo aggiornamento:03-03-2021 16:29

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VENEZIA – Proteggere gli animali da affezione da maltrattamenti e abbandoni. Questo l’obiettivo del progetto di legge presentato dai consiglieri regionali veneti di minoranza. “Il numero di animali d’affezione è in continua crescita”, afferma il primo firmatario del provvedimento, Andrea Zanoni (Pd) citando gli 852.694 cani iscritti all’anagrafe canina del Veneto. “In aumento, però, sono anche i casi di maltrattamento: leggiamo troppo spesso episodi di estrema e assurda crudeltà, così come delle difficoltà in cui versano le strutture di ricovero per animali abbandonati. Questo pdl sancisce anzitutto il loro diritto alla dignità in quanto esseri viventi e le misure al suo interno sono conseguenti”.

Nello specifico il progetto di legge è composto da 35 articoli in cui vengono definite le funzioni degli enti locali, delle Ulss e delle associazioni di protezione e tutela. Ad esempio “la giunta regionale deve adottare il Piano triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, controllo demografico e prevenzione del randagismo, fissare i requisiti per le strutture di ricovero ed erogare ai Comuni i fondi per i rifugi di cani e gatti; mentre le Ulss sono chiamate a promuovere, con le associazioni animaliste, campagne per l’adozione e per la sterilizzazione canina e soprattutto felina”, spiega il dem. Un ampio capitolo della norma riguarda poi i divieti.

“Sono previste sanzioni severe per chi tiene i cani e gatti alla catena, per il taglio di coda e orecchie, per l’utilizzo collari elettrici e la detenzione di equini e bovini senza adeguati ripari. Sono inoltre vietate le operazioni di selezione o di incrocio tra razze per svilupparne l’aggressività, la messa in palio di esemplari durante fiere o sagre, l’allontanamento dei cuccioli di cani dalla madre prima di 60 giorni e l’esplosione di botti e fuochi artificiali in parchi, giardini e aree protette”.


Infine, il pdl prevede l’istituzione dell’Anagrafe regionale con obbligo di microchip anche per i gatti, e crea un nuovo organismo, l’Ardav (Area regionale dei diritti degli animali del Veneto), a cui partecipano enti locali, Ulss e rappresentanti delle associazioni di protezione, e novità rispetto all’accesso degli animali negli ospedali e nelle case di riposo. Visto il tema, l’auspicio dell’opposizione è che il progetto di legge possa essere approvato all’unanimità.

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