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Covid, Brusaferro: “Variante brasiliana in Umbria, Toscana, Lazio e Marche”

La sfida, spiega Brusaferro, è "il contenimento, quindi individuarla molto precocemente o il più precocemente possibile"

Pubblicato:03-03-2021 09:07
Ultimo aggiornamento:03-03-2021 09:10

silvio brusaferro
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ROMA – “Le regioni in cui la variante brasiliana è diffusa sono l’Umbria, la Toscana, il Lazio, le Marche e alcune altre”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa ieri pomeriggio a Palazzo Chigi per illustrare le nuove misure del Dpcm sull’emergenza epidemiologica da Covid-19. All’incontro hanno partecipato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e il presidente del Consiglio superiore di Sanità e membro del Cts, Franco Locatelli. “Ci sono poi alcuni segnali della variante sudafricana, che si stima intorno allo 0,4%- ha proseguito Brusaferro- ci sono alcuni casi in particolare al confine con l’Austria, con il Tirolo, poi ci sono anche altri casi segnalati ma in questo caso sono perlopiù riconducibili a persone che provengono da quelle aree e quindi facilmente tracciabili”.

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Per quanto riguarda la variante brasiliana, ha infine concluso Brusaferro, la sfida è “il contenimento, quindi individuarla molto precocemente o il più precocemente possibile e intervenire in maniera quasi chirurgica in quei settori per isolarla, facendo in modo che non si diffonda”.


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