ROMA – Oltre a votare per le elezioni politiche, il 4 marzo i cittadini di Lazio e Lombardia saranno chiamati a scegliere il presidente ed il consiglio della propria Regione.
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La scheda per il consiglio regionale sarà di colore verde e vedrà uno spazio dedicato alle liste ed uno per i candidati presidente. Le leggi elettorali in vigore nelle due regioni prevedono la possibilità di esprimere il voto disgiunto e, da quest’anno, la doppia preferenza di genere.
ECCO LA SCHEDA
La scheda sarà divisa in due parti per ogni facciata. Nella prima parte si trovano le liste che si candidano all’assemblea regionale e lo spazio per le prefenze, mentre nella seconda sono presenti il nome e il cognome del candidato presidente collegato.
VOTO VALIDO E VOTO DISGIUNTO
Il modo corretto per esprimere il voto è quello di barrare con una X il nome del candidato presidente o il suo contrassegno e una lista a lui collegata.
E’ possibile anche scegliere di votare un candidato presidente e una lista collegata a un altro candidato presidente: in questi caso si tratta di voto disgiunto
ALTRI CASI DI VALIDITA’ DEL VOTO
E’ da considerarsi valido anche il voto espresso con una solo X nella parte del candidato presidente.
Se al candidato presidente è collegata una sola lista, il voto espresso sarà valido anche per la lista. Se, invece, le liste collegate sono più di una, il voto verrà assegnato all’intera coalizione.
Sarà possibile anche fare una X solo sul contrassegno della lista: in questo caso il voto verrà assegnato automaticamente al candidato presidente collegato alla lista.
VOTO CON DOPPIA PREFERENZA DI GENERE
Dal 2018 è stata introdotta la doppia preferenza di genere. Gli elettori potranno quindi esprimere fino a due preferenze, una per un uomo ed una per una donna.
Nel caso in cui i due nomi scritti sulla scheda siano di candidati dello stesso sesso, la prima preferenza è valida mentre la seconda è da considerarsi nulla.
CASI DI NULLITA’ DEL VOTO
Il voto è da considerarsi nullo se la scheda non contiene una indicazione di voto univoca o in presenza di un segno che renda chiaramente riconoscibile la scheda.
Viene quindi annullata una scheda che contiene una X su due candidati presidente diversi o su due liste diverse che non appartengono alla stessa coalizione.
Se tra le preferenze è presente il nome di un candidato non inserito nella lista dei candidati, la scheda è da considerarsi nulla.

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