NAPOLI – “Questo piano presentato dal management dell’azienda non va dato per scontato, deve essere ridiscusso. Riteniamo che non possano essere i cittadini a dover pagare gli errori commessi dall’azienda“. Così all’agenzia DIRE Pietro Rinaldi, consigliere comunale del gruppo Napoli in Comune a Sinistra, commenta la bozza del nuovo piano di risanamento e rilancio dell’Azienda Napoletana Mobilità che prevede un aumento progressivo del costo dei biglietti delle corse singole – che passeranno da 1 euro a 1,10 euro da aprile di quest’anno, a 1,20 euro nel 2018 e a 1,30 euro nel 2019 – e dei biglietti integrati, un aumento del 120% delle tariffe della sosta parcheggio e un taglio di 644 dipendenti per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2019.
L’orientamento del gruppo è che l’azienda si orienti seguendo i principi “dell’efficienza e dell’accessibilità dove efficienza significa governare l’azienda di concerto con lavoratori. Mi sembra di capire, invece, che si tratta di un piano – sottolinea Rinaldi – che non incrocia il favore dei lavoratori sia per le ripercussioni che ha sui lavoratori stessi sia perché incide pesantemente sulle tasche dei cittadini napoletani”. Napoli in Comune a Sinistra chiede di “ridiscutere” il piano presentato dall’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale in città “perché così come è stato presentato non può essere approvato né, a quanto pare, è condiviso dai sindacati. Bisogna approfondire anche rispetto alla possibile esternalizzazione – aggiunge il consigliere -. La nostra amministrazione è sempre stata nettamente contraria a ogni forma di privatizzazione”.
Per Rinaldi, bisogna individuare “gli sprechi su cui intervenire per ridurli, compresi i superminimi per i dirigenti, occorre fare delle approfondite verifiche. Il gruppo Napoli in Comune a Sinistra – conclude proverà a discutere con tutte le parti sociali e raccogliere le loro denunce. Un piano del genere non può passare a cuor leggero”.
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