TORINO – Martedì 8 marzo alle 9,15 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi, 9 Torino) sarà presentata la Carta d’intenti “IO PARLO E NON DISCRIMINO” volta al superamento delle forme discriminatorie nel linguaggio dal punto di vista di genere.
La Carta d’intenti, alla quale potranno aderire soggetti pubblici e privati, è nata grazie all’impegno di un gruppo di lavoro costituito fra enti del territorio: la Città di Torino, la Città metropolitana di Torino, il Consiglio regionale del Piemonte, la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino. A livello internazionale si promuovono da anni numerose iniziative volte all’eliminazione delle forme discriminatorie nel linguaggio dal punto di vista di genere: dalle “Linee guida per un linguaggio neutro dal punto di vista di genere” dell’UNESCO nel 1999 a quelle del Parlamento europeo nel 2008, passando per la Raccomandazione R(90)4 del Consiglio d’Europa, molte sono state le proposte elaborate per eliminare il sessismo linguistico o per promuovere, più in generale, un linguaggio più rispettoso dal punto di vista del genere.
Anche in Italia gli studi sono numerosi: ricordiamo soprattutto le “Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana” di Alma Sabatini del 1987 e i lavori più recenti di Cecilia Robustelli per l’Accademia della Crusca. Questi studi rivelano che esiste uno stretto legame tra l’uso del linguaggio e la disparità sociale di potere: perciò, usare in modo appropriato il linguaggio può diventare un potente motore per accelerare il cambiamento culturale e riconoscere alle donne uno status formale e sostanziale di piena dignità. Sulla base di questi presupposti, nel 2007 è stata emanata dai Ministri per le Pari Opportunità e per le Riforme e l’Innovazione nella P.A. la Direttiva “Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche” indirizzata a trasformare il linguaggio usato negli enti pubblici.
Con la Carta d’Intenti “Io Parlo e Non Discrimino”, gli Enti promotori e i soggetti sottoscrittori si impegnano ad adottare progressivamente corrette linee guida linguistiche che permettano di eliminare forme di discriminazione di genere negli atti, nella documentazione, nella modulistica e nella comunicazione. L’impegno comune è altresì di promuovere ovunque la Carta d’Intenti: essa è rivolta non soltanto agli enti pubblici ma anche a tutte le aziende e ai soggetti privati che vogliano impegnarsi nel perseguire questo importante cambiamento formale.
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Sociale. Presentazione di ‘Io parlo e non discrimino’, carta d’intenti sulla discriminazione di genere

- Michele Bollino
- m.bollino@agenziadire.com
- 3 Marzo 2016
- Piemonte, Territori
TORINO - Martedì 8 marzo alle 9,15 nell’Aula Magna della
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