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ROMA – Federica Brignone non ha più paura. Anzi ha invertito il timore: ora, dice, trema di più quando gareggia in slalom. E infatti ha preso a vincere in discesa libera. Dice, intervistata dal Corriere della Sera, che è anche un po’ merito di Sofia Goggia. Se non direttamente, di sponda. “Da anni ci concentriamo sulla scorrevolezza, sul distribuire i carichi per essere più veloci in discesa, per impostare le curve più lunghe. Ho molta più paura in slalom. Ho meno spazio d’azione, non mi sento a mio agio e tendo a sbagliare. Ora ho pochissima paura nella velocità, anche in condizioni difficili: mi sento lucida, in controllo, ho affinato la tecnica per avere una sciata sicura e spingo anche in situazioni complicate. Poi tutto può succedere, lo sci è pericoloso, lo sai da sempre. Per questo ho addestrato anche la mente”.
Goggia “mi ha insegnato a guardare cosa posso fare di meglio esclusivamente per me, a valutare meglio le scelte. E che con la decisione e l’atteggiamento si può ottenere davvero tanto. Mi ha spinto a mettere un po’ più di carattere quando le cose sono complicate”.
Vista la risposta molto appuntita di Goggia, anche a Brignone chiedono di Sinner e del no a Mattarella: “Sempre andata, a fine stagione quando non c’erano gare. Bisogna capire anche la vita degli atleti: viaggiare è pesante e lo è anche incastrare tutto con gli allenamenti. So cosa vuol dire girare per il mondo, cambiare hotel ogni due giorni, abituarsi ai fusi orari. Ore di macchina per raggiungere i luoghi d’allenamento, poco fa ne ho fatte sette. Alla fine viaggiare meno incide sulla fatica e quindi sulla prestazione. A questo livello, conta tutto”.
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