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Egonu: “Se mio figlio avrà la pelle nera vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io”

È una delle più forti giocatrici di pallavolo del mondo, è nera, è bisessuale, italiana e tra pochi giorno co-condurrà Sanremo

Pubblicato:03-02-2023 16:58
Ultimo aggiornamento:04-02-2023 11:31

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ROMA – “È un mondo di merda. Spero che presto arrivi l’Apocalisse”. Per non lasciare niente al non detto Paola Egonu parla a Vanity Fair di razzismo. Tra pochi giorni co-condurrà il Festival di Sanremo. È una delle più forti giocatrici di pallavolo del mondo, è nera, è bisessuale ed è italiana. Dice che vorrebbe fare un figlio ma… “Mi chiedo a volte se sia il caso di mettere al mondo dei bambini. Se mio figlio sarà di pelle nera vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena, dunque, far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?“.

“Prima- continua- non riuscivo a immaginare che qualcuno potesse volere un figlio con me: non mi vedevo attraente. Non mi vedevo attraente in un contesto in cui lo standard di bellezza è essere bianca. Sono cresciuta in un contesto in cui lo standard di bellezza presupponeva l’essere bianca. E, sa, i ragazzini possono essere molto spiacevoli. Io ero sempre la più alta, ero nera, con questi ricci che odiavo. A un certo punto mi sono rasata a zero. Peccato che poi venivo presa in giro perché non avevo i capelli. La vita era uno schifo. Io mi sentivo uno schifo”.

Egonu racconta il “piccolo” razzismo di tutti i giorni: “Capita che mia mamma chieda un caffè al bar e che glielo servano freddo, che in banca lascino entrare la sua amica bianca ma non lei. Sa che in alcune filiali si entra attraverso porte girevoli, aperte e chiuse dagli impiegati all’interno? Ecco, a lei non la aprivano. La cosa che mi fa più male è che non si arrabbia neanche: è normale, mi dice. Ci hanno anche insegnato a non mettere mai le mani in borsa dentro a un negozio per evitare di essere accusati di furto. Ancora oggi, se ho il cellulare in tasca e devo mandare un messaggio, aspetto di uscire”.


Qualche anno fa ha avuto una relazione con la pallavolista Katarzyna Skorupa. Dice che i suoi l’hanno presa “malissimo. Erano preoccupati di quello che avrebbero pensato gli zii o i vicini di casa. Poi hanno capito che la mia non era una scelta. Chi opterebbe per uno stile di vita che ti mette contro tutti? Certe cose capitano e basta. Io me ne fregavo, baciavo la mia fidanzata anche in pubblico. Le reazioni, però, non sono sempre state gradevoli. Il problema è che la gente non pensa agli affari propri. Io dico, cosa vieni a giudicare me, o una coppia omosessuale che cresce i figli con amore, quando è pieno di famiglie tradizionali disfunzionali?”.

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