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Cospito, a Roma occupata la facoltà di Lettere della Sapienza contro il 41 bis

"Auspico la pronta individuazione dei responsabili di questa iniziativa vile e vergognosa”, dice il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana

Pubblicato:03-02-2023 08:44
Ultimo aggiornamento:03-02-2023 13:32

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ROMA – Un lungo striscione sventola dal tetto della facoltà di Lettere e Filosofia dell’università Sapienza di Roma: “Lettere occupata al fianco di Alfredo Cospito e contro il 41bis“. L’edificio è stato occupato simbolicamente ieri al termine di un’assemblea con circa 200 giovani, organizzata dai collettivi studenteschi e dal gruppo Cambiare Rotta. Ma questa mattina esami e lezioni si sono svolti regolarmente. I manifestanti hanno deciso infatti di non ostacolare il regolare svolgimento dell’attività didattica, e di proseguire la mobilitazione organizzando dibattiti e incontri. Il prossimo, questo pomeriggio alle 16: un’assemblea pubblica in cui militanti e non si ritroveranno per un confronto collettivo. Poi, domani, gli studenti si uniranno al corteo delle 15 a Piazza Vittorio a Roma.

Nel comunicato letto da tre rappresentanti, gli studenti sottolineano che l’intento della loro azione è voler dare un “messaggio chiaro contro il 41bis e l’ergastolo ostativo” e “anche alla dirigenza della Sapienza, finora sorda alle reiterate richieste di prese di posizione”. Sulla scalinata di accesso alla facoltà, accanto alla targa in ricordo dell’anarchico Giuseppe Pinelli, i giovani hanno attaccato un manifesto: “Ecco chi sono gli assassini di Alfredo Cospito“. E sotto i nomi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dell’ex Guardasigilli, Marta Cartabia. E poi ancora i nomi di Giovanni Russo, capo del Dap, Pietro Curzio, presidente della Corte di Cassazione, Anna Maria Loreto, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino, è infine la presidente del consiglio Giorgia Meloni e il procuratore nazionale antimafia Gianni Melillo.

Gli studenti parlano poi di un “tenebroso clima poliziesco e repressivo sostenuto dalle testate nazionali di questo Paese, che parla di minaccia anarchica, e perquisisce gli studenti che entrano nella propria università o fanno striscioni”. Il riferimento è ad alcune perquisizioni a campione che la vigilanza dell’ateneo avrebbe fatto ad alcuni studenti. Fuori dal rettorato, una scritta recita “l’università è complice nel silenzio“, e ancora “fuori tutti dal 41bis” e “Alfredo libero”. Dentro la facoltà, però, la vita universitaria prosegue senza problemi. L’unico spazio realmente occupato è un’aula del piano terra già autogestita prima della mobilitazione. Gli studenti non vogliono parlare singolarmente, ma si limitano a leggere un comunicato firmato a nome degli studenti della Sapienza. Ma i gruppi che animano gli occupanti sono principalmente le sigle giovanili Cambiare Rotta e Osa. “È il momento di costruire una discussione e mobilitazione plurale e inclusiva che rilanci la lotta per l’eliminazione del 41bis e dell’ergastolo ostativo- recita il comunicato degli occupanti- Il tempo delle testimonianze e delle parole è finito. È il tempo di mettersi in gioco, ognuno con le proprie possibilità”.


FONTANA: ALLA SAPIENZA MANIFESTI OLTRAGGIOSI, INDIVIDUARE RESPONSABILI

“Esprimo la più ferma condanna per il gesto di inaudita gravità avvenuto all’Università La Sapienza di Roma dove sono stati affissi manifesti estremamente oltraggiosi nei confronti di rappresentanti delle istituzioni. Auspico la pronta individuazione dei responsabili di questa iniziativa vile e vergognosa”. Lo dice il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

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