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Moda, Francesca Marchisio ridisegna e reinventa capi che non si mettono più

Alla Roma Fashion Week la designer presenta Up-Fashion, progetto oltre il riuso

Pubblicato:03-02-2022 20:15
Ultimo aggiornamento:03-02-2022 20:17

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ROMA – Ridare nuova vita ai capi è decisamente una delle prerogative che accomuna i tanti designer che sfilano e incontrano gli addetti ai lavori alla Roma Fashion Week. Tra questi c’è anche Francesca Marchisio, un nome che ricorre da più edizioni nelle passerelle di Altaroma e che quest’anno lancia un progetto nuovo che dà un valore aggiunto al concetto di riuso. Lo chiama Up-Fashion ed è un lavoro che la porta a stretto contatto con le clienti, creando un reciproco scambio di storie, ispirazioni e creatività.

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Quanti capi giacciono negli armadi, inutilizzati e quasi dimenticati? E ancora quanti sono i pezzi unici di madri, nonne o zie custoditi gelosamente ma decisamente importabili per le tendenze dettate dai tempi? La designer di Reggio Emilia allora apre il suo studio e con le dirette interessate ‘rivede’ tutto ciò che c’è da rivedere. Ecco che un pantalone diventa un corpetto e una camicia addirittura un cappotto.


“Con la pandemia – racconta all’Agenzia Dire Francesca Marchisio – ho aperto al pubblico il mio showroom di Reggio Emilia, ho sentito l’esigenza di voler incontrare il cliente finale e mi sono data alla vendita diretta. Questo mi consente di raccontare meglio il prodotto e il suo messaggio ma soprattutto nell’incontro ho trovato nuove ispirazioni. Nasce così l’idea di accogliere le storie dei capi che arrivano da fuori e di cucire addosso alle clienti nuove idee. Per la prima volta porto in passerella tre di questi capi ma non solo, a sfilare per me è arrivata a Cinecittà, direttamente da Torino, l’ex presidente del Museo nazionale del cinema, Laura Milani. Sono stata a casa sua e insieme abbiamo individuato cosa trasformare. Sto incontrando e scegliendo donne dai diversi proflili legati all’arte, alla cultura e alla leadership femminile: ognuna di loro racconterà come sono nati i nuovi abiti. Tra queste c’è anche Violetta Zironi, voce e volto di X-Factor oggi artista a Berlino”.

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Il lavoro di recupero e trasformazione si aggiunge dunque alla produzione delle nuove collezioni: “Il lavoro sartoriale e artigianale è molto impegnativo. Up-Fashion va comunque nella direzione della moda etica, il costo della manifattura varia ma le ore di lavoro non le conto, altrimenti andremmo tutti fuori budget!”, conclude la designer.

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