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Governo Draghi, Conte vice o ministro?

Lungo colloquio a Chigi, si sono vagliate alcune ipotesi relative alla partecipazione di Conte al prossimo esecutivo

Pubblicato:03-02-2021 18:26
Ultimo aggiornamento:05-02-2021 08:15

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ROMA – A quanto apprende l’agenzia Dire nel corso del lungo colloquio tra il premier incaricato Mario Draghi e il presidente del consiglio dimissionario Giuseppe Conte a Palazzo Chigi si sono vagliate alcune ipotesi relative alla partecipazione di Conte al prossimo esecutivo. Tra le postazioni considerate in ipotesi il ministero degli Esteri, (nel caso – viene spiegato – Luigi Di Maio potrebbe segnalare una disponibilita’ in tal senso), ma anche la vicepresidenza del Consiglio. La decisione nelle prossime ore. E’ considerata propedeutica a ricompattare il fronte dei giallorossi Pd-M5s e Leu intorno a Draghi.

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“Le notizie che stanno trapelando in queste ore sul colloquio tra Giuseppe Conte e Mario Draghi sono totalmente inventate. In particolare, e’ destituita di fondamento l’indiscrezione secondo cui nel corso dell’incontro si sarebbe parlato di incarichi di governo per il Presidente Conte. Ancora una volta si torna a ribadire che in questa fase tutti i virgolettati e retroscena attribuiti a Giuseppe Conte sono destituiti di fondamento”. Cosi’ fonti di Palazzo Chigi.


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PALAZZOTTO E RUOTOLO: RUOLO A CONTE, PUNTO RIFERIMENTO COALIZIONE

“Sarebbe un errore enorme se le forze che hanno sostenuto il governo uscente si dividessero ora, in questa fase cosi’ delicata per la formazione del nuovo governo. Dobbiamo rimanere uniti per continuare a costruire l’alternativa alla Lega e alle forze sovraniste e populiste. Decidiamo insieme quali sono le priorita’ e le cose da fare subito per il futuro del nostro Paese. A partire dal ruolo da affidare a Giuseppe Conte come punto di riferimento di questa coalizione“. Lo dichiarano in una nota il deputato di LeU, Erasmo Palazzotto e il senatore indipendente del Gruppo Misto Sandro Ruotolo.

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DI MAIO: M5S COMPATTO, NOI DETERMINANTI

“Ricordiamo che nel 2018 abbiamo preso il 33% dei voti e in Parlamento siamo la forza politica piu’ grande, siamo determinanti. Ora dobbiamo mostrarci compatti. Molti scommettono su una nostra scissione, sono anni che ne raccontano, mentre a scindersi sono stati altri. Noi dobbiamo reagire con forza e sangue freddo. Chiedo unita’ a tutti, compattezza a tutto il Movimento. Nessuno pensi di dividerci”. Cosi’ Luigi Di Maio in assemblea.

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