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Sindrome post Covid nei bambini, percorso gratuito all’Umberto I

Al progetto possono partecipare tutti i minori di 18 anni che hanno avuto il Covid sia in forma sintomatica che asintomatica.

Pubblicato:03-02-2021 16:06
Ultimo aggiornamento:03-02-2021 16:16

umberto i
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ROMA – “Si sa ancora poco di quali siano gli effetti a distanza dell’infezione da SARS-CoV-2 nei bambini e questa incognita spaventa le famiglie. Vediamo arrivare in pronto soccorso bimbi con semplici raffreddori, mal di gola o febbre perché magari nei mesi precedenti hanno contratto il Covid e i genitori hanno paura che possa essere tutto collegato. Ecco, questa incertezza ci ha fatto capire che c’era la necessità di sostenere e prendere in carico i bambini e le loro famiglie”. A dirlo è Fabio Midulla, pneumologo, responsabile del pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma e promotore di un progetto di visite gratuite e follow-up per minori che hanno avuto l’infezione da SARS-Cov-2. “Siamo partiti lunedì con le prenotazioni e in soli due giorni ne abbiamo già registrate oltre 200- dice Midulla- sintomo che nella popolazione c’è un disagio e, come dipartimento Materno-Infantile del Policlinico, ci è sembrato giusto intercettarlo, anche per supportare i pediatri del territorio. La Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) ha sposato con entusiasmo la nostra iniziativa e ha inviato delle lettere a tutti i suoi medici”.

I follow-up sono importanti anche nell’ambito della prevenzione. “Fare controlli a distanza di tempo da quando è stato contratto il virus- precisa il pediatra- consente di identificare precocemente qualcosa che poi può essere prevenuta”. Oggi sono partite le prime visite “e andremo avanti fin quando ce ne sarà richiesta”, sottolinea Midulla. “Al momento abbiamo avuto rischieste di prenotazioni soprattutto per bambini sopra i 10 anni che hanno avuto l’infezione da settembre in poi”. Al progetto possono partecipare tutti i minori di 18 anni che hanno avuto il Covid sia in forma sintomatica che asintomatica. Le visite si svolgono dal lunedì al venerdì “ma non prenotiamo più di due bambini al giorno- precisa Midulla- per avere la possibilità e il tempo di lavorare al meglio”. L’équipe che si occupa dei follow up è composta da pneumologo, neurologo, cardiologo e allergologo, “con l’aiuto degli specializzandi in Pediatria”, sottolinea il medico. Il percorso prevede “l’apertura della cartella clinica, la visita pneumologica, un prelievo di sangue per dosare gli anticorpi contro il Covid e vedere qual è la risposta immunologica di questi bambini- spiega- alcuni esami di routine per sondare le condizioni generali, la spirometria, la valutazione ecografica del polmone, la saturimetria a riposo e con il ‘walking test’, e poi ancora la valutazione con il neurologo per verificare se ci sono problemi psicosomatici; la valutazione cardiologica con visita, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma; la valutazione allergologica intesa come patologie del naso- precisa il pediatra- perche’ alcuni bambini hanno anche il problema della perdita di olfatto”. Alla fine di tutto questo percorso “se troveremo bambini che pensiamo debbano essere visti in maniera più approfondita, apriremo dei percorsi specifici per le specifiche patologie”, sottolinea il medico.


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