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Governo, Zingaretti rilancia: “Incontro con M5s e Leu per dare forza all’alleanza”

Il segretario dem pronto a rinsaldare l'alleanza giallorossa

Pubblicato:03-02-2021 14:04
Ultimo aggiornamento:03-02-2021 16:15
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ROMA – “Con l’incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che puo’ portare il Paese fuori dall’incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda. Siamo pronti a contribuire con le nostre idee a questa sfida per fermare la pandemia, per concludere la campagna vaccinale, per un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilita’ ambientale e sociale, sulla difesa e sul rilancio di una forte collocazione europeista dell’Italia, che in questi mesi abbiamo riconquistato. Bisogna puntare a una fase di investimenti e crescita, ora possibile con il Next Generation Eu, attenta all’inclusione e ai diritti delle persone, per realizzare le riforme istituzionali di cui il Paese ha urgente bisogno”. Cosi’ il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una nota.

“Ancora una volta – aggiunge Zingaretti – e’ il tempo di un nostro protagonismo per mettere in campo i contenuti e una visione chiara. Non bisogna perdere la forza e le potenzialita’ di una alleanza con il Movimento 5 Stelle e con Leu basata su proposte comuni sul futuro dell’Italia. Per affrontare questi temi chiederemo nelle prossime ore un incontro con il Movimento 5 Stelle e Leu”.

BETTINI (PD): GRATO A CONTE, NON DISPERDERE ALLEANZA GIALLOROSSA

“Il primo sentimento che in queste ore si impone nel mio animo e’ di gratitudine per Giuseppe Conte. Egli ha guidato un governo politico, onesto e serio (anche se con differenti qualita’ nella sua composizione) che ha lavorato bene, in mezzo a difficolta’ non paragonabili rispetto a qualsiasi fase passata della storia repubblicana”. Lo dice Goffredo Bettini (PD) su Tpi.


“So bene che ci sono stati ritardi, mancanze, anche errori. Eppure un messaggio positivo e’ arrivato agli italiani. Lo si vede nella popolarita’ che ancora conserva il premier decapitato. Forse i cittadini hanno compreso meglio di tanti commentatori che per le forze democratiche e di sinistra si era aperta una prospettiva nuova. Difficile. Ma praticabile. Quando Nicola Zingaretti ha preso in mano il Pd, il partito era isolato, al 15% nei sondaggi, circondato da una marea populista di destra e anche di sinistra, inerme di fronte a un governo comandato da Salvini. In questi mesi il populismo italiano si e’ spaccato. Quello piu’ mite e anche innovativo si e’ aperto a una collaborazione istituzionale e di governo. Non e’ piu’ quello di prima, arrabbiato e antipolitico. Questo ha permesso di costruire una alleanza, di cui Conte e’ stato il punto di riferimento, tra la sinistra democratica nel suo insieme e il Movimento 5stelle, rimettendo l’Italia sui binari giusti; saldamente europeisti e antisovranisti. Inoltre, in un Paese per molteplici aspetti diviso come il nostro, la linea economica e sociale realizzata nel periodo piu’ duro della pandemia ha difeso i lavoratori, i ceti produttivi sani, non quelli moltiplicatori di rendite, e le fasce piu’ deboli. Insomma ha cercato di mettere i conflitti, reali e potenziali, in forma politica”, conclude Bettini.

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